Ciao a tutti, eccomi qua per la dannazione di tutti coloro
che mi odiano, ma se vi sono così antipatico che mi
leggete a fare? Risposta: sono come una droga per voi ed in fondo le persone
che dicono quello che pensano non vi dispiacciono, vero?
Sono passato all’edicola dove, fresco di stampa, è presente
il nuovo DYD, il numero 356, "La Macchina Umana" e finalmente(?) dopo un incomprensibile ritardo,
paragonabile a quello di Mefisto su Tex, finalmente torna John Ghost, a parte
che secondo me questo “nuovo” nemico ha la personalità di una sottiletta di
formaggio mi dite il senso che ha avuto levarci Xabaras? E’ come se gli “Uomini
in Nero” di Martin Mystere venissero sostituiti da gli “Uomini in Bianco” ma
fatemi il piacere su…
Ovviamente non l’ho comprato, quella nullità di Recchioni,
che ha i mesi contati in Bonelli, non avrà mai i miei soldi, mi sono seduto
accanto al mio amico che aveva la copia in mano del nostro e me l’ha passata
con fare disgustato così gli ho detto “Se lo leggo anch’io non potrai più
venderlo come fumetto nuovo” E lui mi ha risposto “Ormai faccio quasi tutta
resa di questo cesso quindi leggilo pure” Detto e fatto letto e restituito
tenendolo con due dita nel timore di contaminarmi da un qualche tipo di
malattia.
I testi sono di Bilotta che invece di scrivere un fumetto ci
propina un’analisi, peraltro distorta e malfatta, della società dei nostri
giorni, il fumetto o presunto tale, perché non ha una vera storia, si dipana in arzigogoli
metafisici portando il lettore in una sorta di iperuranio Socratico nel quale
risulta completamente spaesato, fino a chiedersi cosa stia effettivamente
leggendo, io personalmente mi sono ritrovato a leggere i vaneggiamenti scellerati di un coglione che mette in bocca a DYD ogni sorta di filosofeggianti battute che dovrebbero far riflettere (?) ma che invece risultano solo saccenti e completamente fuori posto sulla bocca di un antieroe che ci aveva abituati a ben altro il disegno non aiuta e la scelta di un De Tommaso agli esordi appare
incomprensibile soprattutto alla luce di uno stile spigoloso e completamente
avulso da una testata storica, si vede chiaramente che si tratta di un disegno infantile, immaturo, fatto da qualcuno che non ha ancora completato il suo rpocesso di crescita e trovo allucinante che per sperimentare si scelga proprio una delle maggiori testate del fumetto italiano, è pazzesco; Groucho, ridotto a parodia di se stesso, appare sempre più lontano dal
personaggio a tutto tondo che era una; volta, la sua presenza risulta persino
irritante in certe occasioni e raccontarci una storia che poi è quella di un
modesto impiegato con le frustrazioni di tutti i giorni che per sfuggire alla routine cerca un amore (?), appare non soltanto
incomprensibile ma del tutto assurda a fronte di un personaggio storico che
ormai è stato completamente distrutto da un Recchioni guidato come una
marionetta da uno Sclavi sempre più avulso dalla realtà di un fumetto in totale disfacimento; in altre
parole in questo fumetto vi trovate calati nella realtà di un giorno qualunque
della vostra vita e voi che lo avevate comprato per leggere una storia
intrigante vi ritrovate a legge un libro di “Fantozzi” senza la verve e l’ironia
del grandissimo Paolo Villaggio ma solo l’inconcludenza di un autore, Bilotta,
ai suoi minimi storici.
Egregio Recchioni, cosa volevi propinarci? Una lezione di
semantica? Una lezione di politica? Una lezione di economia? Se lo ricorda vero
che parliamo di fumetti? All’improvviso mi ritrovo nel mio ufficio con le mie
frustrazioni quotidiane, ma le ricordo, Recchioni del cavolo, che per stare in
quell’ufficio ogni giorno io vengo pagato e se devo pagare per rileggere quello
che so già preferisco non pagare ed invitare altri a fare altrettanto.
Lasciatelo nelle edicole, questo fumetto è un orrore,
qualcosa di indefinibile, irritante e spocchioso, il nuovo nemico di DYD è solo sfumato ed è meglio resti tale, Groucho è la caricatura di se stesso e DYD appare come un "Nerd" fuori posto; io voglio leggere qualcosa
che mi coinvolga, se devo leggere qualcosa che invece non solo mi irrita ma
addirittura vuol darmi lezioni allora mi incazzo e lo lascio dov’è, non abbiamo
bisogno di lezioni, no da chi saccente ed arrogante come lei, sig. Recchioni,
si erge a maestro di una realtà distorta e completamente priva di valori, si
vergogni Recchioni, che si erge a "Grande Fratello" che tutto vuole vedere ed a tutti vuol dare lezioni, ma chi si crede di essere? Lasci al più presto quella poltrona da cui presto sarà
cacciato, dimostri dignità se sa cosa intendo e se ne vada prima, eviti al pubblico, che ancora ci crede, la tortura di sopportare le sue
scelte cervellotiche ed insulse, e per cortesia si porti dietro colui che un
tempo era un uomo ed un genio ed oggi è solo una pallida ombra di se stesso.
Non compratelo, per l’amor di Dio non compratelo
Che la Forza sia con voi
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