giovedì 28 aprile 2016

QUANTO VENDONO LANCIOSTORY E SKORPIO?



Eccomi di nuovo a voi, pimpante più che mai finalmente trovo un po’ di tempo da dedicare ai miei aficionados, grazie per gli attestati di stima che ricambio dal più profondo del cuore, prometto che cercherò di essere sempre puntuale ma vi prego non chiedetemi di postare tutti i giorni, il tempo è quello che è e comunque partiamo.

Qualche giorno fa sono andato all’edicola a ritirare la mia copia di Skorpio Maxi l’unica che vende il mio edicolante a dire il vero, e con ogni probabilità non lo prenderò più visto che hanno sospeso "Hombre" con un sorrisetto quasi compiaciuto mi sono sentito dire che la suddetta copia era stata “tagliata” dal distributore per mancate vendite del prodotto, insieme alla fattura c’era una cortese ma fredda comunicazione in cui si riportava un elenco di testate il cui numero di copie distribuite era stato diminuito dal distributore causa  diminuzione delle copie stampate, ovviamente il mio edicolante si è dato da fare e dopo 12, si dodici telefonate a suoi colleghi ha trovato un’anima persa che ne aveva una copia, la sola che gli avevano mandato e non si sa perché visto che non aveva mai avuto richieste su quel fumetto, ho avuto la mia copia ed ho anche avuto l’informazione sugli edicolanti che non avevano potuto accontentarci, nessuno di loro riceveva copie perché non ne vendono nemmeno una, e lo stesso per Lanciostory, nessuno le ha perchè non vendono niente ed allora ecco la curiosità ma quanto vende l’AUREA? Non è stato facile ma oggi abbiamo dei numeri, prima però una piccola storyline della casa editrice: l’AUREA si chiamava prima ancora EURA e prima ancora LANCIO quella dei fotoromanzi, qualcuno se li ricorda? Franco Gasparri, Claudia Rivelli, Michela Roc, Adriana Rame quasi nessuno immagino, vabbeh…nel 1975 diedero vita ad una testata di fumetti di nuova concezione niente testate monotematiche ma un contenitore di fumetti di breve durata con storie autoconclusivwe ma comunque facenti parte di una serie; in realtà all’epoca c’erano già “Il Monello” e “L’Intrepido” ma erano già alla canna del gas e di lì a poco scomparvero, la novità vera era rappresentata dal fatto che non era più il fumetto italiano a farla da padrone ma quello Sudamericano e fin dal primo numero la prima puntata di “Yor il Cacciatore” di Zanotto la faceva da padrone, il mitico, si fa per dire, N°0 di Lanciostory con la faccia di Claudia Rivelli in copertina distribuito in omaggio con i fotoromanzi Lancio.

Il successo vero arrivò 2 anni dopo con la pubblicazione a puntate della prima parte de “L’Eternauta”, oggi divenuto saga e portato a compimento solo nel 2010 con il capitolo finale della saga, “Elena”, a proposito qualche sprovveduto, andate su Comicus e troverete Jenny, incompetente ermafrodita che dice che esistono solo due parti, magari se ogni tanto attiva quell’unico neurone quel coglione/a riuscirà a capire che la Terra gira intorno al Sole e non intorno a lui; sull’onda del successo in quello stesso anno arrivò la testata gemella “Skorpio” dal nome del personaggio di traino disegnato da un Sejas non in forma e che da tempo, per fortuna, è finito nel dimenticatoio salvo essere ripescato su nuovo Skorpio Maxi tra la costernazione dei lettori/acquirenti, e poi si lamentano se non vendono niente.

La formula funzionava ed arrivarono a vendere fino a 400.000 copie tant’è che ci provò pure la Bonelli, all’epoca Cepim, con un settimanale. “Full” fiasco completo, ancora ricordo il ridicolo “Kaimano” che faceva veramente cagare, non peggiore del recente “UT” comunque, e fu un fiasco provarono a reggersi su un mito delle sceneggiature di allora, Anthony Mancuso, ma era ormai in declino ed infatti non funzionò, forse pensavano di replicare i successi di “Billy Bis” o “Crystall” o anche del bellissimo “Ghibli” per non parlare dell’immenso “Iber” serie troppo presto interrotta e mai più ripresa, quanto vorrei leggere nuove avventure del “Capitano Mank” e della sua “Nemo”, invece ci diedero “Kaimano” ed infatti “Full” chiuse subito, ma sto divagando, col passare degli anni e col declino degli autori sudamericani ci si orientò sempre più verso il fumetto franco belga con alti e bassi ma sempre con una costante che dura ancora oggi, avventure molto spesso incomprensibilmente interrotte, un breve elenco: Luc Orient, mancano le ultime 4, Bernard Prince, mancano 4 avventure prima dell’ultima, Bob Morane, pubblicate solo una manciata di avventure prese a casaccio nel mezzo della produzione,  Imago Mundi, mancano le ultime 2, Diamanti, pubblicata solo la prima, H.M.S. i Vascelli di sua Maestà, mancano le ultime 3, Helena, mancano 8/10 avventure e fermiamoci qui altrimenti questo post si trasforma in un elenco e fermiamo anche la digressione sul passato altrimenti divento nostalgico; nonostante l’affidabilità limitata queste 2 testate hanno continuato a vendere anche quando la Lancio, diventata EURA, chiuse per sempre la divisione fotoromanzi, nel 2011 erano ancora intorno alle 35.000 copie per Lanciostory e qualcosa in meno per Skorpio…e oggi???

Sono dei settimanali e costano un botto, 3 euro sono uno sproposito per quel tipo di prodotto ma la gente, poca, continua a comprarli vendono grosso modo intorno alle 10/12 mila copie settimanali ma il dato cala di continuo ed è soggetto a oscillazioni, mentre fino a un paio di anni fa trovavi sia l’uno che l’altro in tutte le edicole oggi non lo trovi più da quasi nessuna parte, arrivano solo le copie prenotate e se sei un compratore occasionale puoi solo sperare di trovarle nelle edicole delle stazioni delle grandi o medie città, ovunque  sono spariti; non parliamo poi delle pubblicazioni collaterali, il monografico di Dago vende intorno alle 8.000 copie, e gli AUREA Comix intorno alle 3.000, gli integrali non pervenuto, non li compra nessuno, a chi interessa I.R.S.? E adesso su AUREA Comix di Maggio annunciato il primo volume di “Terre Lontane” uscito a puntate “ere” fa su Lanciostory una politica dissennata sta portando alla rovina una nobile casa editrice gestita con i piedi e non con la testa: fissati con il Web ancora credono che l’arrivo di centinaia di mail significhi centinaia, anzi migliaia di acquirenti lo disse Bot man e lo ripeto io: “Il Web, Internet non sposta una sola copia di venduto” possibile che non capiscano che devono concentrarsi sui gusti del pubblico, individuare un target, inseguirlo, blandirlo e infine conquistarlo con un prodotto su misura, no, non lo capiscono il sito di coglioni di turno li carica di elogi li invita a fare mille cose e prendono bastonate dai lettori, ho perso il conto delle testate che hanno provato ad aprire e che dopo qualche numero hanno miseramente chiuso, per non parlare di quelle promesse, Luc Orient, e mai apparse e meno male perché ci volevano proporre il formato Bonelli con tanto di B/N per una seria nata e morta a colori come tutto ciò che è BD con rare eccezione, quella cagata di Jerry Spring per esempio. 

Per concludere, cosa dovremmo aspettarci da una casa editrice che non dialoga coi lettori, che risponde solo a quelli cui fa comodo rispondere, che se ne frega sdegnosamente delle critiche, che ti scrive in fondo ad una storia “Continua tra 14 giorni” ed invece non continua affatto o continua dopo anni addirittura, centinaia di casi del genere che se anche passati sotto silenzio denotano una chiara superficialità ed approssimazione della gestione, ed anche una mancanza di rispetto verso chi apre il portafogli, era proprio necessario proporci una lunghissima saga come “Emporio generale” che è una storia che sa tanto di “Casa nella Prateria” a chi può interessare oggi? Sapendo che c’era disponibile una superba saga come “Alix” distrutta dalla Mondadori ed è solo la prima che mi viene in mente per non parlare della discutibile pratica degli inserti dopo averci ammorbato per anni con l’ennesima ristampa di “Dago” cosa arriva? Alcatena, grande disegnatore certo, ma a chi interessa collezionarli? Ne hanno già fatto uno e su ebay te lo tirano dietro forse anche stavolta hanno dato retta al web? Probabile, anzi sicuro e ci sbatteranno la cervice perdendo altri lettori.
“Concludendo Grappa Bocchino sigillo nero” diceva un vecchio spot del compianto Mike Bongiorno, si ci vuole un bel grapin!!! Ubriachiamoci così ci dimentichiamo di questi saccenti idioti che ci trattano come loro e ci costringono a comprare spazzatura con la convinzione che pubblico bue si beve tutto, no caro sig. marino, minuscolo, io comando io decido io spendo o non spendo io decido se sei all’altezza oppure no, il popolo compra se vale la pena altrimenti resti pure lì, per parafrasare il grande Albertone “Io so io e tu nun sei un cazzo” appunto sig. marino, sempre minuscolo tu nun sei un cazzo

Che la Forza sia con voi

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