Buon giorno a
tutti, apro con un “Bentornato a Fumetto
d’Autore del Maestro Bottero” che finalmente torna a scrivere sul web
dopo oltre un anno di assenza, ci sei mancato Maestro!!!...
Beh torniamo a
noi, come sempre il mio post sui dati di vendita ha scatenato un mare di
polemiche sul solito tema della riservatezza delle fonti, chiarisco un
concetto: io NON sono un giornalista, io sono un collezionista che dopo aver
visto e letto i tanti strafalcioni che presunti “esperti” di fumetti, su
COMICUS di "geni" così c n'è in abbondanza, ho
deciso di mettermi in gioco parlando da esperto, e scusate se mi incenso, e
vecchio, fin troppo, collezionista; i fumetti sono da sempre il mio hobby ed
anche se non possiedo più quello che avevo un tempo, ancora oggi sono ben pochi
quelli che in questo campo possono darmi lezioni e di sicuro su certi siti non
ce n’è nessuno. Per chiarire meglio a me non importa cosa credete o cosa non
credete, io dico quello che penso e pubblico quello che so, il resto è solo
fuffa quindi a tutti coloro che continueranno a chiedermi educatamente o meno
le mie fonti li rimanderò a questo post così che possano chiarirsi le idee su
come la penso. I miei post non sono graffianti
e polemici per partito preso ma perché è lo stato della “Nona Arte” che me li
fa scrivere così, di certo quando cominciai ad interessarmi ai fumetti
acquistando il N°12 di Diabolik della annata XII non pensavo di certo che un
giorno mi sarei ritrovato casa piena di fumetti di ogni genere e che sarei
diventato un collezionista di quelli che all’epoca ce n’erano pochi, o pensate
che fossimo in tanti ad avere una “Tex 29” completa? Quanti di voi sanno di
cosa parlo? Probabilmente di quella mitica ed introvabile serie di Tex gli “straparlatori”
di fumetti hanno a malapena, quando va bene, sentito parlare ma di certo ne
scrivono…ah no scusate loro scrivono di “Orfani” o “Morgan Lost” e questi
personaggi di dubbia moralità vivono, anzi vivacchiano, sperando che qualcuno
si accorga di loro potendo così entrare
nel magico mondo di coloro che di fumetti scrivono dall’interno di una Casa
Editrice, magari come porta borse del loro idolo…
Sapete come
stanno le cose? Il fumetto in Italia va male e le cose non sono destinate a
migliorare, c’è una cultura del fumetto totalmente diversa da quella di altre
Nazioni, qui si è puntato sulle strisce settimanali in B/N, mentre altrove
uscivano riviste/contenitore con fumetti a puntate e a colori, si è puntato
sulla rotazione degli autori, mentre altrove la costanza dei credits portava
alla fidelizzazione, si è puntato sul prezzo basso per uccidere la concorrenza,
mentre altrove si è puntato ad arrivare allo stesso risultato passando
attraverso la qualità e potrei continuare e spiace dirlo ma le colpe sono tutte
della Bonelli fu il grande Gianluigi, piccolo in questo caso, a puntare sul
basso prezzo delle sue testate per uccidere la concorrenza che doveva per forza
mettersi sullo stesso piano per vendere e non potendo contare su pari risorse
finiva per arrendersi, fu sempre la Bonelli ad inaugurare i compensi
principeschi agli autori per prendersi il meglio sul mercato e la transumanza
di scrittori/disegnatori da una casa editrice qualsiasi alla Bonelli divenne
prassi comune, il percorso era sempre mono direzionale ammenochè non fosse la
Bonelli a lasciarti andare, così portarono via Erio Nicolò all’Universo, che
pubblicava “Intrepido” e “Monello”, un disegnatore che alla Universo aveva
fatto la storia con i suoi “Principe del Sogno” e “Junior” ed anche “Karatè” e “Forza
John”, bellissimo immenso quest’ultimo…fu lui stesso a confessarmelo, io allora ero un giovane collezionista di belle speranze lui un mostro sacro, ed in una cena a casa di Mondini ci disse in anteprima che sarebbe passato alla Bonelli "...perchè all'irrinunciabile non si rinuncia...", parole precise...solo un caso ma ce ne sono molti;
concorrenza sleale, legge del più forte, chiamatela come volete ma oggi
paghiamo le conseguenze di quelle scelte scellerate, un mercato senza regole fu
solo la prima pietra dello sfascio attuale, di fatto la Bonelli impedì a
chiunque di fare un fumetto diverso dal suo e nello stesso tempo le politiche
protezionistiche tenevano il grande fumetto Franco/Belga fuori dall’Italia, chi
voleva leggere quei capolavori aveva solo “Il Corriere dei Piccoli” e poco,
pochissimo altro…
Poteva durare
tutto questo? No certo ed infatti oggi siamo alla resa dei conti, il fumetto in
Italia è in crisi, come in America del resto ma lì le ragioni sono altre, ma
non è in crisi in altri paesi d’Europa, anche lì ci sono Tablet, Cellulari
ultra sofisticati ed altro, anche lì hanno Internet, anzi è meglio del nostro,
eppure i fumetti vendono ancora, è evidente quindi che il fenomeno di
contrazione a livelli così alti è nostra esclusiva, è come se all’improvviso il
pubblico Italiano non avendo la possibilità di fare una vera scelta abbia
deciso di non scegliere, i volumi della Panini, quelli da edicola, ed in questo
momento abbiamo “Thorgal” e “Luc Orient” non si trovano da nessuna parte, gli
edicolanti prendono solo il prenotato e quindi in vista non ci sono, nessuno li
vede, nessuno si incuriosisce, ma il vero problema è che non servirebbe
metterli in mostra perché è troppo tardi, aprire il mercato ora, sempre che sia
possibile, è troppo tardi, ormai nessuno pensa più al fumetto come ci si
pensava prima il fumetto per l’utente medio è Bonelli, quindi pura e semplice
muffa, roba vecchia che non interessa a nessuno…ecco questo è il risultato
della politica della Bonelli…contenti?
Non sono un
giovincello ho una certa età ma sono certo che quando passerò “oltre” i fumetti
saranno ancora qui, magari non più nelle edicole ma altrove dove faranno bella
mostra di se, quindi sono tranquillo e quello che sarà poi non mi interessa affatto,
come si dice “Chi muore giace e chi vive si da pace” e Amen…io amo i fumetti ma
ci sono molte cose che non sopporto in questo mondo, io vengo dalla generazione
successiva ai Giorgio Mondini, ai Porcacchia, ai Meloni, ai Traini, ai Rigano,
ai Palmieri, ai Mei e così via quindi in quel mondo sono cresciuto e mi sono
fatto una cultura, questi “giganti” oggi guarderebbero questi “nanerottoli” con
compassione e Cristiana rassegnazione nel vederli/sentirli stra/parlare di
fumetti e non credo si interesserebbero ai loro strafalcioni come invece sto
facendo io, “non ti curar di lor ma guarda e passa”, questa sarebbe la loro
filosofia ma io non amo lasciar perdere e non sopporto vedere che si distrugga
qualcosa che ho tanto amato e che non smetterò di amare fino all’ultimo giorno…tutta
questa premessa perché recentemente ho letto un post su quel sito di dementi
che è COMICUS che sinceramente mi ha fatto inorridire, ne ho già accennato in
precedenza ma la questione merita di essere approfondita: un amministratore di
quel sito tale “quartomillennio” in un suo post relativo alla “COSMO” non ha
potuto fare a meno di riconoscere la qualità dei fumetti da loro pubblicati
nella collana “COSMO BOOKS”, e non vedo come avrebbe potuto criticarli visto
che in quella collana ci sono Gordon, Terry e i Pirati, Steve Canyon etc. “robetta”
insomma, ma siccome dato il loro costo non poteva permetterseli, dice lui, di
come sarebbe finita la COSMO gli sarebbe importato tanto quanto; ora, a parte
che la COSMO non è famosa per un dialogo coi lettori molto pacato, è comunque
una Casa Editrice che ci porta, anzi riporta, in Italia Fumetti che meritano di
stare nell’Olimpo dove a puro titolo di esempio non arriverà mai un Orfani o un
Morgan Lost, e come tale andrebbe rispettata; mi permetto di ricordare a questo
cialtrone di “quartomillennio” che di questi volumi non ne escono a bizzeffe ma
forse uno all’anno ed anche a prenderli tutti fa una spesa di 120/150 euro all’anno,
e questo dovrebbe essere un problema per chi stra/parla di fumetti? O forse il
problema è che la COSMO i fumetti se li fa pagare mentre qualcun altro, in
cerca di benevolenza, ti manda la copia a casa? Gente come questo signore mi
fanno schifo perché a dire cose come quelle che dice lui sul fregarsene della
fine che potrebbe fare la COSMO significa mancare di rispetto ai lettori della COSMO, a
chi nella COSMO ci lavora, a chi nella COSMO ha investito etc. etc. ma siccome
questo mentecatto di “quartomillennio” è un admin di un sito infarcito di fake
come COMICUS allora tutto gli è permesso, anche insultare quelli che lavorano e
cercano di farlo con passione….lavorare “quartomillennio”, hai presente?
Questi personaggi
sono il frutto avvelenato di un fumetto decadente e manicheista che viene fatto
nei salotti buoni per i salotti buoni credendo così di dare al pubblico quello
che il pubblico deve avere, non quello che al pubblico piace, una volta ci si
lamentava che la RAI non faceva programmi culturali, ma quando li faceva la
gente cambiava canale per guardarsi il varietà sull’altro canale, i libri di
Umberto Eco “dovevano” essere in bella mostra sopra il camino o nella mensola
all’ingresso, salvo poi prenderli in mano e scoprirli intonsi, nessuno sano di
mente li avrebbe mai letti, si disse la stessa cosa del “Mein Kampf”, tutti
dovevano averlo ma nessuno lo leggeva; ecco questo è il fumetto di oggi,
infarcito di lezioni di vita che nessuno vuole, pieno di luoghi comuni che si
possono conoscere gratis, il mondo di avventure che ci si aspetta non esiste
più, le persone devono pensare mentre leggono ma questi cialtroni non sanno che
si legge un fumetto proprio per non pensare…idioti, cambiate mestiere…
Che la Forza sia
con voi