giovedì 22 settembre 2016

CRISI DI VENDITE - LE RESPONSABILITA' DELLA BONELLI




Buon giorno a tutti, apro con un “Bentornato a Fumetto d’Autore del Maestro Bottero” che finalmente torna a scrivere sul web dopo oltre un anno di assenza, ci sei mancato Maestro!!!...

Beh torniamo a noi, come sempre il mio post sui dati di vendita ha scatenato un mare di polemiche sul solito tema della riservatezza delle fonti, chiarisco un concetto: io NON sono un giornalista, io sono un collezionista che dopo aver visto e letto i tanti strafalcioni che presunti “esperti” di fumetti, su COMICUS di "geni" così c n'è in abbondanza,  ho deciso di mettermi in gioco parlando da esperto, e scusate se mi incenso, e vecchio, fin troppo, collezionista; i fumetti sono da sempre il mio hobby ed anche se non possiedo più quello che avevo un tempo, ancora oggi sono ben pochi quelli che in questo campo possono darmi lezioni e di sicuro su certi siti non ce n’è nessuno. Per chiarire meglio a me non importa cosa credete o cosa non credete, io dico quello che penso e pubblico quello che so, il resto è solo fuffa quindi a tutti coloro che continueranno a chiedermi educatamente o meno le mie fonti li rimanderò a questo post così che possano chiarirsi le idee su come la penso. I miei post non sono  graffianti e polemici per partito preso ma perché è lo stato della “Nona Arte” che me li fa scrivere così, di certo quando cominciai ad interessarmi ai fumetti acquistando il N°12 di Diabolik della annata XII non pensavo di certo che un giorno mi sarei ritrovato casa piena di fumetti di ogni genere e che sarei diventato un collezionista di quelli che all’epoca ce n’erano pochi, o pensate che fossimo in tanti ad avere una “Tex 29” completa? Quanti di voi sanno di cosa parlo? Probabilmente di quella mitica ed introvabile serie di Tex gli “straparlatori” di fumetti hanno a malapena, quando va bene, sentito parlare ma di certo ne scrivono…ah no scusate loro scrivono di “Orfani” o “Morgan Lost” e questi personaggi di dubbia moralità vivono, anzi vivacchiano, sperando che qualcuno si accorga di loro  potendo così entrare nel magico mondo di coloro che di fumetti scrivono dall’interno di una Casa Editrice, magari come porta borse del loro idolo…

Sapete come stanno le cose? Il fumetto in Italia va male e le cose non sono destinate a migliorare, c’è una cultura del fumetto totalmente diversa da quella di altre Nazioni, qui si è puntato sulle strisce settimanali in B/N, mentre altrove uscivano riviste/contenitore con fumetti a puntate e a colori, si è puntato sulla rotazione degli autori, mentre altrove la costanza dei credits portava alla fidelizzazione, si è puntato sul prezzo basso per uccidere la concorrenza, mentre altrove si è puntato ad arrivare allo stesso risultato passando attraverso la qualità e potrei continuare e spiace dirlo ma le colpe sono tutte della Bonelli fu il grande Gianluigi, piccolo in questo caso, a puntare sul basso prezzo delle sue testate per uccidere la concorrenza che doveva per forza mettersi sullo stesso piano per vendere e non potendo contare su pari risorse finiva per arrendersi, fu sempre la Bonelli ad inaugurare i compensi principeschi agli autori per prendersi il meglio sul mercato e la transumanza di scrittori/disegnatori da una casa editrice qualsiasi alla Bonelli divenne prassi comune, il percorso era sempre mono direzionale ammenochè non fosse la Bonelli a lasciarti andare, così portarono via Erio Nicolò all’Universo, che pubblicava “Intrepido” e “Monello”, un disegnatore che alla Universo aveva fatto la storia con i suoi “Principe del Sogno” e “Junior” ed anche “Karatè” e “Forza John”, bellissimo immenso quest’ultimo…fu lui stesso a confessarmelo, io allora ero un giovane collezionista di belle speranze lui un mostro sacro, ed in una cena a casa di Mondini ci disse in anteprima che sarebbe passato alla Bonelli "...perchè all'irrinunciabile non si rinuncia...", parole precise...solo un caso ma ce ne sono molti; concorrenza sleale, legge del più forte, chiamatela come volete ma oggi paghiamo le conseguenze di quelle scelte scellerate, un mercato senza regole fu solo la prima pietra dello sfascio attuale, di fatto la Bonelli impedì a chiunque di fare un fumetto diverso dal suo e nello stesso tempo le politiche protezionistiche tenevano il grande fumetto Franco/Belga fuori dall’Italia, chi voleva leggere quei capolavori aveva solo “Il Corriere dei Piccoli” e poco, pochissimo altro…

Poteva durare tutto questo? No certo ed infatti oggi siamo alla resa dei conti, il fumetto in Italia è in crisi, come in America del resto ma lì le ragioni sono altre, ma non è in crisi in altri paesi d’Europa, anche lì ci sono Tablet, Cellulari ultra sofisticati ed altro, anche lì hanno Internet, anzi è meglio del nostro, eppure i fumetti vendono ancora, è evidente quindi che il fenomeno di contrazione a livelli così alti è nostra esclusiva, è come se all’improvviso il pubblico Italiano non avendo la possibilità di fare una vera scelta abbia deciso di non scegliere, i volumi della Panini, quelli da edicola, ed in questo momento abbiamo “Thorgal” e “Luc Orient” non si trovano da nessuna parte, gli edicolanti prendono solo il prenotato e quindi in vista non ci sono, nessuno li vede, nessuno si incuriosisce, ma il vero problema è che non servirebbe metterli in mostra perché è troppo tardi, aprire il mercato ora, sempre che sia possibile, è troppo tardi, ormai nessuno pensa più al fumetto come ci si pensava prima il fumetto per l’utente medio è Bonelli, quindi pura e semplice muffa, roba vecchia che non interessa a nessuno…ecco questo è il risultato della politica della Bonelli…contenti?

Non sono un giovincello ho una certa età ma sono certo che quando passerò “oltre” i fumetti saranno ancora qui, magari non più nelle edicole ma altrove dove faranno bella mostra di se, quindi sono tranquillo e quello che sarà poi non mi interessa affatto, come si dice “Chi muore giace e chi vive si da pace” e Amen…io amo i fumetti ma ci sono molte cose che non sopporto in questo mondo, io vengo dalla generazione successiva ai Giorgio Mondini, ai Porcacchia, ai Meloni, ai Traini, ai Rigano, ai Palmieri, ai Mei e così via quindi in quel mondo sono cresciuto e mi sono fatto una cultura, questi “giganti” oggi guarderebbero questi “nanerottoli” con compassione e Cristiana rassegnazione nel vederli/sentirli stra/parlare di fumetti e non credo si interesserebbero ai loro strafalcioni come invece sto facendo io, “non ti curar di lor ma guarda e passa”, questa sarebbe la loro filosofia ma io non amo lasciar perdere e non sopporto vedere che si distrugga qualcosa che ho tanto amato e che non smetterò di amare fino all’ultimo giorno…tutta questa premessa perché recentemente ho letto un post su quel sito di dementi che è COMICUS che sinceramente mi ha fatto inorridire, ne ho già accennato in precedenza ma la questione merita di essere approfondita: un amministratore di quel sito tale “quartomillennio” in un suo post relativo alla “COSMO” non ha potuto fare a meno di riconoscere la qualità dei fumetti da loro pubblicati nella collana “COSMO BOOKS”, e non vedo come avrebbe potuto criticarli visto che in quella collana ci sono Gordon, Terry e i Pirati, Steve Canyon etc. “robetta” insomma, ma siccome dato il loro costo non poteva permetterseli, dice lui, di come sarebbe finita la COSMO gli sarebbe importato tanto quanto; ora, a parte che la COSMO non è famosa per un dialogo coi lettori molto pacato, è comunque una Casa Editrice che ci porta, anzi riporta, in Italia Fumetti che meritano di stare nell’Olimpo dove a puro titolo di esempio non arriverà mai un Orfani o un Morgan Lost, e come tale andrebbe rispettata; mi permetto di ricordare a questo cialtrone di “quartomillennio” che di questi volumi non ne escono a bizzeffe ma forse uno all’anno ed anche a prenderli tutti fa una spesa di 120/150 euro all’anno, e questo dovrebbe essere un problema per chi stra/parla di fumetti? O forse il problema è che la COSMO i fumetti se li fa pagare mentre qualcun altro, in cerca di benevolenza, ti manda la copia a casa? Gente come questo signore mi fanno schifo perché a dire cose come quelle che dice lui sul fregarsene della fine che potrebbe fare la COSMO significa mancare di rispetto ai lettori della COSMO, a chi nella COSMO ci lavora, a chi nella COSMO ha investito etc. etc. ma siccome questo mentecatto di “quartomillennio” è un admin di un sito infarcito di fake come COMICUS allora tutto gli è permesso, anche insultare quelli che lavorano e cercano di farlo con passione….lavorare “quartomillennio”, hai presente?

Questi personaggi sono il frutto avvelenato di un fumetto decadente e manicheista che viene fatto nei salotti buoni per i salotti buoni credendo così di dare al pubblico quello che il pubblico deve avere, non quello che al pubblico piace, una volta ci si lamentava che la RAI non faceva programmi culturali, ma quando li faceva la gente cambiava canale per guardarsi il varietà sull’altro canale, i libri di Umberto Eco “dovevano” essere in bella mostra sopra il camino o nella mensola all’ingresso, salvo poi prenderli in mano e scoprirli intonsi, nessuno sano di mente li avrebbe mai letti, si disse la stessa cosa del “Mein Kampf”, tutti dovevano averlo ma nessuno lo leggeva; ecco questo è il fumetto di oggi, infarcito di lezioni di vita che nessuno vuole, pieno di luoghi comuni che si possono conoscere gratis, il mondo di avventure che ci si aspetta non esiste più, le persone devono pensare mentre leggono ma questi cialtroni non sanno che si legge un fumetto proprio per non pensare…idioti, cambiate mestiere…


Che la Forza sia con voi     

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