martedì 26 luglio 2016

BONELLI E AUREA IL DESOLANTE PANORAMA DELLE EDICOLE




Buongiorno a tutti, o quasi, lascio fuori quelli che mi detestano ai quali auguro una pessima giornata, il politically correct non fa per me…vabbeh di che parliamo oggi? Di fumetti ovviamente, non ho dati di vendita da mostrarvi, avrei qualche cifra vagante di questa o quella testata, numeri che arrivano dai distributori e non verificati in Bonelli, quindi non mi pare il caso di star lì a dare numeri al Lotto, credo di potervi dire che il prossimo aggiornamento lo avrete a fine anno, non ho intenzione di pubblicare qualcosa prima in quanto vorrei aspettare di vedere l’effetto Sclavi su DYD, se la sua presenza come sceneggiatore contribuirà a far risalire le vendite di una testata che ormai viaggia ben al di sotto delle 90.000 copie, credo che qualcosa si dovrebbe muovere ma non molto e temo che l’effetto potrebbe non essere duraturo, comunque vista la imminente giubilazione di Recchioni vale la pena aspettare il nuovo “Capo” per dare giudizi, qui a Roma direbbero “aridatece Gualdoni” ma sarebbe chiedere troppo temo!!! Siamo in piena Estate è non è periodo giusto per iniziative editoriali, tutto il contrario di quanto accadeva anni addietro quando era proprio il periodo estivo quello in cui si registrava il maggior picco di vendite di fumetti, riviste e quotidiani; la gente viaggiava in treno, come anche oggi del resto, e per “accorciare” il viaggio comprava materiale cartaceo che poi finiva nelle mani dei pulitori che lo rivendevano alle fumetterie dell’usato, bei tempi quelli, si potevano metter su intere collezioni spendendo quasi niente, oggi invece niente riviste o fumetti i telefonini ed i tablet li hanno del tutto sostituiti ed il compratore occasionale diventa sempre più merce rara.

Per quelli che hanno mostrato curiosità nei miei confronti all’edicola compro: Dampyr, che sospenderò con l’acquisto del N°200, Martin Mystere con tutte le pubblicazioni di contorno, Nathan Never, solo la serie regolare, Dragonero con tutte le uscite di contorno, di Zagor e Tex prendevo solo le CSAC, spero riprendano, e stop…quanti dei leccaculo di Comicus e di altri siti allineati possono dire di contribuire così tanto al bilancio della Bonelli? Delle edizioni Panini preferisco comprare serie complete o dal sito della Gazzetta o su ebay dove spesso si rimediano serie complete con un congruo sconto, prendo anche Lanciostory e Skorpio ma mai all’edicola, 3 euro ad uscita è un prezzo folle sarebbero oltre 300 euro l’anno, non porto l’anello al naso e li prendo ad annate complete su ebay dove si trovano a prezzo stracciato, infatti ho appeno preso l’annata 2015 di entrambe le testate a 70 euro per entrambe spedizione compresa, ho risparmiato circa l’80% rispetto a quello che avrei dovuto sborsare…ma fatemi il piacere va! Purtroppo la politica dei prezzi alti imposta dalla Bonelli per strapagare i suoi autori impone certe scelte, sia ben chiaro, il mercatino dell’usato è sempre esistito ma mai come oggi sta diventando una necessità per coloro che ancora vogliono dedicarsi al buon fumetto. L’Aurea offre due riviste contenitore che a malapena al 50% sono leggibili, e spesso anche al di sotto di questa percentuale, ed il rapporto qualità prezzo è sfavorevole, la loro scelta di pubblicare secondo gli umori dei Social Network, invece di guardare le edicole, porta a scelte demenziali, non saprei come altrimenti definire quella di comprare, non so a che prezzo ma certamente non economico, i diritti dell’ormai defunto Pratt, autore di nicchia incensato dai critici ma con numeri di vendita che non hanno mai fatto gridare al successo planetario; sul prossimo numero di Skorpio inizierà lo spreco di pagine per pubblicare questa roba e chi compra la rivista potrebbe anche chiedersi se ne valga ancora la pena, ma d’altra parte c’è poco da fare del resto gli editoriali di Luca Marino sono lì a testimoniarlo: dopo la chiusura, e come poteva essere diversamente?, della cervellotica iniziativa di Lanciostory Maxi e Skorpio Maxi, il primo è durato un anno esatto ed il secondo persino meno, si parte con una rivista contenitore che in copertina, orrenda, li richiama entrambi…contravvenendo alle mie regole, mai acquistare in edicola una pubblicazione AUREA, ho preso il primo numero uscito da poco, per fare un favore al mio edicolante a cui erano state mandate 3 copie ed era ansioso di rimandarle indietro per non doverle pagare e recuperare il denaro solo al loro richiamo; ho apprezzato l’episodio completo di Iugurtha e soprattutto l’averlo finalmente pubblicato a colori, spero si prosegua così, assai meno apprezzabile la presenza dei vari Distretto 56, Skorpio e soprattutto  Partigiani che è quanto di peggio si sia visto da anni su queste riviste, una storia fuori tempo massimo mal disegnata e mal sceneggiata da Lebovic e Jules, purtroppo ce la faranno sorbire fino alla fine, il capolavoro Hor relegato ad un misero episodio per giunta in B/N ed Hombre ormai sparito pare per problemi di diritti scaduti, quindi al tirar delle somme un albo che vale la pena comprare solo per l’episodio di Iugurtha e mi chiedo se la sua presenza valga i 4.50 euro di costo…vedete un po’ voi…   

Bonelli invece non prevede partenze prima di Settembre con il CSAC di Martin Mystere, sarà il benvenuto, e la prosecuzione delle mini al momento nelle edicole; UT è ormai sparita ovunque non si trova da nessuna parte, mentre invece pare andare meglio la mini serie sul passato di Nathan Never, la sto prendendo e non mi dispiace anche se il prezzo di 3,50 euro mi fa storcere il naso non poco ma ormai siamo al terzo di sei quindi il giro di boa è stato effettuato e proseguirò fino alla fine ma dover strapagare i loro fumetti solo perché devono a loro volta strapagare gli autori mi fa sinceramente imbestialire, mi fa pensare a quei calciatori viziati che ogni anno vogliono un contratto nuovo per strappare aumenti, spesso ingiustificati ma purtroppo regolarmente riconosciuti ed alla Bonelli si ha la sgradevole sensazione che le cose vadano in questo modo, la speranza che la gestione Airoldi potesse portare una ventata di aria fresca è per ora andata delusa, non si sono visti cambiamenti neppure di facciata, e sono passati 8 mesi tempo sufficiente per fare una decina di rivoluzioni, si preferisce mantenere lo status quo e si scaricano i loro costi sugli acquirenti, un po’ quello che fa la RAI con il canone, scaricano su di noi gli stipendi dei dirigenti e dei direttori, a proposito lo sapevate che lo stipendio del Direttore del TG3, non della Rete badate bene, è superiore a quello percepito dalla Merkel e da Obama? Non lo sapevate? Ora lo sapete!!! Alla Bonelli è così arricchiscono gli autori ed impoveriscono i lettori che, sempre più poveri, tagliano le testate e loro aumentano i prezzi e noi continuiamo a tagliare, fino a quando questo gioco al massacro potrà continuare? Hanno iniziato la politica delle Cover Variant, fino a qualche tempo fa appena accennata e solo alle mostre, oggi sempre più in voga, non so se coinvolgere le fumetterie  sia una buona idea, il loro numero è in costante diminuzione ma se servono per racimolare 2 o tremila copie vendute in più ben vengano…a questo ci siamo ridotti? E’ questa la Bonelli di oggi? Io sono un cliente pagante non uno strillone pronto ad incensare l’autore di turno, io sono uno che apre il portafogli, e lo fa da decenni senza essermi mai chiesto cosa avrei potuto trovare qu quel fumetto che tanto amavo perché non ne avevo bisogno, perché mi avete costretto a chiedermi se vale ancora la pena di spendere soldi per voi? Io trovo indecente la Bonelli di oggi, eppure qualcosa ancora riesco a comprare, e sopravvivo benissimo anche senza prendere le serie regolari di Tex e Zagor, che non riconosco più, non prendo neppure DYD che assomiglia sempre più ad un anoressico affetto da senilità precoce avviato su un percorso di svilimento che sinceramente mi fa compassione, non prendo più Julia che ha stufato pure i sassi, ero stanco del senso di deja vu che provavo ad ogni albo, e smetterò anche con Dampyr per lo stesso problema…e nessuno fa niente, quanti altri hanno fatto, stanno facendo o faranno quello che sto facendo io? Non lo saprete mai perché siete lì ad auto gratificarvi, impossibile farvi scendere dal Trono, uscite dai salotti buoni e venite tra la gente, tra noi collezionisti che compriamo e chiedeteci cosa non va invece di insultarci, quando capirete che i nostri non sono insulti ma solo rabbia, la rabbia di chi vede morire giorno dopo giorno un mondo che tanto amava e col quale è cresciuto…

Che la Forza sia con voi     

venerdì 22 luglio 2016

I CONTI DELLA BONELLI – ANNO 2015…PARLIAMONE




Buon giorno a tutti, decisamente “qualcuno” ha deciso che non posso andare in vacanza, ho ricevuto molti post che dopo la pubblicazione dei dati di bilancio della Bonelli, pubblici ci tengo a precisare ma che non conoscevo, mi chiedevano di dire la mia, onorato della Vs. richiesta ma non vedo come la mia opinione possa avere una qualche importanza nel panorama editoriale attuale, comunque vedrò di accontentarvi: non parlerò dei freddi numeri che potete andarvi a leggere su Comicus dove l’utente “Olimpia” li ha pubblicati dopo visura camerale, tali dati sono stati ripresi ed analizzati sia da Bottero, la cui autorevolezza non è in discussione, che dal blog “Comix Archive”, uno dei più seguiti blog del web in tema di fumetti ed anche il più autorevole e credibile in assoluto in quanto unico nel suo genere cita sempre fonti e link relativi alle sue affermazioni, cosa che altri, me compreso, non fanno; è vero che se alcune posizioni estreme qualche volta mi lasciano perplesso ma questo fa parte delle personalità variegate dell'essere umano e del proprio essere, quindi vi rimando a quel sito per la tabella esplicativa e per le cifre qui mi limiterò ad analizzarle dal mio punto di vista.

L’anno 2015 è stato un anno tutt’altro che esaltante i numeri dicono che pur non essendoci stato un calo tale da portarlo in passivo, l’attivo di esercizio si è praticamente dimezzato, un dato preoccupante ma certamente non drammatico perché vi ricordo che la Bonelli è ancora in attivo, il che non è poco di questi tempi, è diminuito il livello di liquidità ma non di molto ed il dato è a mio avviso tutt’altro che preoccupante tenendo conto soprattutto che la Panini viaggia su passivi a 6 zeri, ed alla Bonelli invece abbiamo attivi e questo spiega anche perché la Bonelli faccia gola, e molto, alla Panini che sfruttando la sua liquidità potrebbe ridurre, e non di poco, il suo passivo strutturale, e qui viene il nocciolo della questione: secondo me si è parlato troppo poco di un passo compiuto dagli eredi Bonelli verso la casa madre che peraltro ancora possiedono per intero, 75,5% alla vedova di Sergio e 24,5% a suo figlio Davide, e che a mio avviso è solo il primo passo volto alla vendita della Casa Editrice alla Panini…mi spiego…

I diritti di Zagor sono passati di mano, ora appartengono alla  Casa Editrice i diritti sul personaggio “Zagor”, in effetti al momento ha le caratteristiche di una “partita di giro” ma in realtà non è così, gli eredi Bonelli/Ferri percepiscono delle royalties sulle pubblicazioni titolate “Zagor”, royalties che da quest’anno non percepiranno più e pertanto nella voce uscite della Bonelli questo "campo" resterà vuoto, e secondo me incideva non poco, quindi i diritti di Zagor  cesseranno di pesare sui bilanci stessi, alla famiglia restano ancora in mano i diritti di “Tex”, un pò ingarbugliati a dire il vero, ed al momento non si parla di cessioni ma nel futur non v’è certezza! Chiarisco meglio: un’operazione del genere non è certo una novità nel mondo dell’editoria, e non solo, e di solito l’aggiustamento dei diritti e delle royalties è propedeutica alla cessione di pacchetti di maggioranza dell’azienda, in questo caso la casa Editrice Bonelli, rispondo così a coloro che erano curiosi di sentire/leggere la mia opinione: io credo che la famiglia si prepari a disfarsi della Casa Editrice, forse all’inizio solo di una certa quota, probabile non di maggioranza, ma di certo con accordi che prevederanno il passaggio di consegne dilazionato nel tempo, per dirla tutta io penso/prevedo che la famiglia degli ultimi eredi si prepari al disimpegno totale.

Non ho informazioni di prima mano ed il mio amico in Bonelli non si è sbilanciato anche se concorda con la mia analisi e ciò è per lui motivo di preoccupazione in quanto finire nelle fauci della Panini, che ha una politica di gestione fumettistica che definire fallimentare è come definire collinetta l’Everest, non è auspicabile per nessuno perché non garantisce un futuro roseo per chi ci lavora ma anche per chi i fumetti li compra, ma questo è di là da venire la mia è solo un’analisi che per quanto mi riguarda è la sola che si possa desumere dai fatti ed il tempo, + o – lungo, darà risposte ma per restare all’immediato c’è da fare i conti con i conti, scusate il refuso, che pur essendo ancora in nero si avvicinano pericolosamente al rosso quindi occorre tagliare che nel campo dell’editoria hanno solo una voce consistente: i compensi agli autori che nel caso della Bonelli sono a livelli inaccettabili per gli standard odierni, fuori da ogni logica di mercato, è come se il Crotone si mettesse a trattare Neymar e Messi contemporaneamente, una cosa senza senso come gli stipendi alla Bonelli che andranno rivisti, e parecchio, d’altra parte in quel mondo le vendite del fumetto segnano il successo di questo o quell’autore e di conseguenza il guadagno dello scrittore/sceneggiatore ed ultimamente siamo ai minimi storici.

Mi rivolgo a quei personaggi che passano il loro tempo su FB invece di cercare di migliorare il proprio lavoro: qui non è un problema di schierarsi o meno in favore di questo o quell’autore si tratta di remare tutti dalla stessa parte e l’unico modo per farlo è guardare i dati nudi e crudi, e quei dati dicono che il calo è ovunque che qualcuno sta sbagliando e bisogna provare a correggere la rotta; egr. Sig Recchioni io non ho molta stima di lei come autore e ne ho ancor meno di lei come direttore di testata e come me la pensano in parecchi e non mi riferisco a quelli che le danno addosso ma a quelli, silenziosi, che lasciano il suo DYD in edicola, i numeri sono lì a testimoniarlo, la sua gestione non ha funzionato, non solo il calo non è cessato ma si è accentuato, è ovvio che bisogna cambiare mi chiedo solo quale sia il suo reale potere, è lei a scegliere o è solo il parafulmine di Sclavi? In questo caso si affranchi da lui, abbia il coraggio di dire come stanno le cose e si dica una volta per tutte chi è il responsabile delle attuali catastrofi si riparta da zero e si provi tutti insieme a ricominciare, noi vogliamo il bene della Bonelli, non vogliamo che chiuda perché sarebbe una sconfitta per tutti ma la smetta, lei come altri, di prendere per oro colato i post dei lecchini che la incensano, non sono loro quelli che comprano ma siamo noi che il fumetto lo amiamo, c’è ancora tempo per salvarci tutti, lo impieghi con profitto

Che la Forza sia con voi   

martedì 19 luglio 2016

MARTIN MYSTERE ARRIVA A COLORI PER “LA REPUBBLICA” E “L’ESPRESSO”




Buongiorno a tutti, avevo intenzione di sospendere per un po’ ma l’ufficializzazione di questa notizia mi ha spinto a riprendere in mano carta e penna, virtuali, e scrivere questo “pezzo”; la notizia ovviamente è di quelle “toste” perché prendere un’iniziativa simile nei confronti di un fumetto che come numeri di vendita è sprofondato nell’abisso, è indice di coraggio e spregiudicatezza non posso non lodare la Bonelli per questa iniziativa, certo io sono di parte perché amo alla follia il personaggio e rileggere finalmente a colori, le primissime avventure sarà una vera delizia, prenoterò fin da ora la mia copia all’edicola e vi invito a fare altrettanto, se fra i miei lettori c’è qualche aficionado al BVZM non deve mancare il suo sostegno.

Al momento si parla di 20 uscite settimanali a partire dal giorno 1 di Settembre, il livello più basso mai programmato, DYD e Tex partirono con 50 e mentre il primo stoppò a quel numero per esiguità di vendite, chiuse con meno di 8.000 copie, Tex ha proseguito e potrebbe continuare all’infinito, Zagor invece partì con 30 uscite per poi proseguire fino al 187 + 13 Speciali e non dispero che decidano di riprenderla, quindi spero fortissimamente spero che la serie funzioni e si prosegua ben oltre i 20 numeri programmati, comunque è un inizio e la vitalità del personaggio dimostra che alla Bonelli nonostante i numeri sconfortanti ancora ci credono, bene così un plauso all’iniziativa; ma non posso però fare a meno di notare che la famosa serie regolare a colori da tempo messa in cantiere continua a non dare notizia di se e lo stesso Castelli a Rimini Comix interrogato in merito, ha fatto orecchie da mercante dando risposte evasive e tutt’altro che esaustive.

Chi legge i miei post sa che non sono tenero con la Bonelli stigmatizzando non di rado iniziative a cacchio che spesso portano solo buchi di bilancio e polemiche, ma quando c’è da lodare lo faccio, lo ripeto sono di parte MM è il mio personaggio preferito lo compro fin dal primo numero, speciali compresi, mai mancata un’uscita e proseguirò fino a quando il personaggio sarà nelle edicole o fino a quando avrò vista per leggere ed anche dopo, vuol dire che me lo farò leggere!!! Trovo quest’iniziativa in linea col rispetto della tradizione Bonelli che da qualche tempo era stata accantonata, basti pensare alle serie, mini e non, messe in cantiere e sciaguratamente mandate nelle edicole, inutile nominarle sono sempre le stesse, il lettore Bonelli si aspetta un certo tipo di prodotto e se si esce dal seminato si rischia di disorientarlo, io spezzerei una lancia solo per l’uso del colore che alla Bonelli continua a latitare, forse sarebbe il caso di rivedere la politica del B/N, pur senza rinnegare nulla del passato io trovo che sia ora di modernizzarsi, almeno in questo e lasciare le sperimentazioni a chi può permettersele o semplicemente a quelle case editrici che possono sopravvivere anche con volumi di vendita modesti, cosa che non è la Bonelli, un ritorno al passato sarebbe bene e già che ci sono, e concludo, lo farei anche per DYD una bella soluzione alla “Dallas”, che per riportare il personaggio di Bobby Ewing sul set si trasformarono tutte le puntate girate dopo la sua “morte” in un sogno di sua moglie, facciamo lo stesso per DYD, trasformiamo in un incubo la gestione Recchioni, togliamo di mezzo tutta la spazzatura degli ultimi due anni e riappropriamoci del nostro DYD, che ne dite?

Che la Forza sia con voi    

lunedì 18 luglio 2016

CRISI DEL FUMETTO – AUTORI SOPRAVVALUTATI ANCORA PAZIENZA MA ANCHE PRATT, DI TUTTO UN PO’




Buon giorno a tutti avete passato un buon week end? Mi auguro di si io me ne sono stato in pace nel mio rifugio di montagna circondato dalle mie collezioni e mi sono dilettato a leggere/rileggere cose di un tempo passato ma anche cose recenti, un week end rilassante ed eccomi di nuovo a voi dopo aver letto le risposte al mio articolo su Pazienza sono rimasto sorpreso dall’interesse suscitato, oltre 2000 contatti in due giorni mai successo, e sorpreso anche dal livore di alcuni nonchè dal diffuso analfabetismo da loro dimostrato; il Cristo dell’Altare diceva al buon Don Camillo ”…tu lavori per l’ortografia e la sintassi che non hanno colore politico…” sono d’accordo, vi gratifico con le citazioni di alcuni di questi "Campioni" di Democrazia e della Lingua Italiana: cominciamo dal peggiore di tutti tale "Dispari" che mi lascia basito verificare con mano la sua modesta capacità sintattica e la pressoche totale assenza di conoscenza  della nostra lingua al punto da non conoscere la punteggiatura, ignorare i verbi, e cambiare continuamente il soggetto al punto da non capire a chi si stesse riferendo, se vorrà riscrivermi in corretto italiano, e senza insulti gratuiti, sarò lieto di pubblicarlo; all’altro utente “anonimo” che finisce i suoi sproloqui con la frase “Il Comunismo Trionferà” neanche rispondo, all’altro “anonimo” che mi definisce “fascista” devo purtroppo per lui smentirlo, non sono e non sono mai stato fascista semmai Democristiano, e da quando la DC è implosa sotto il peso degli scandali, alle urne non sono andato più, la scelta è sempre la stessa da una parte Berlusconi e dall’altra veterocomunisti corrotti e mummificati sotto il peso degli anni, meglio non votare, all'utente "Flanz" che mi accusa di non avere gli "strumenti" in effetti ammetto di non avere molta dimestichezza con le siringhe e la droga tu invece immagino di si vero Flanz? Tu si che hai gli strumenti, gli stessi di Pazienza vero? Spero solo che i fan di Pazienza siano migliori di questi 4, spero soprattutto che non passino il loro tempo con un ago infilato in una vena come invece faceva il loro beniamino e Flanz immagino, purtroppo la quasi totalità dei suoi cosiddetti fan dimostra solo ignoranza ed incompetenza, un vero martirio arrivare in fondo ai loro post, per favore almeno nell’insultarmi usate la giusta grammatica.

Voglio invece gratificare tre utenti che non conosco e che spero di poter conoscere presto, qui magari, come sapete sono bannato dal sito “Comicus” e mi è impossibile postare ma posso però leggere tantissimi sproloqui, quelli del moderatore Jelem sono da premio Oscar all’incompetenza fumettistica, ma anche qualche chicca: faccio i miei complimenti all’utente “Angelo1961” che non trova la logica nell’iniziativa di pubblicare l’opera omnia dell’insulso Hugo Pratt su Lanciostory, facendo notare che chi lo ama può prenderselo in libreria a costi peraltro inferiori, complimenti anche all’utente “Ankhpaten” che definisce uno spreco di pagine le 25/30 che sembra saranno dedicate a Pratt, ed infine complimenti all’utente “Spidey007” che dando prova di uguale coraggio pari a quello della coppia citata sopra definisce Pratt un autore sopravvalutato, beccandosi, come gli altri del resto, gli strali e gli insulti della nullità Jelem e della sua claque; ecco se c’è ancora qualcuno che si chiede come mai io sia costretto qui questa è la risposta, mi chiedo quanto ancora saranno tollerati su quel sito prima di essere bannati per manifesta volontà a non allinearsi…su Pazienza sapete come la penso quanto a Pratt, che sarò costretto a sopportare su Lanciostory, personalmente non posso che condividere l’opinione di Spidey007 è sopravvalutato, cominciò con storie di Guerra su “Guerra d’Eroi” della Dardo, solo qualche numero, poi sostituito da disegnatori più adatti al fumetto, non che quella serie eccellesse ma comunque il fatto che Pratt fu accantonato quasi subito la dice lunga sui riscontri all’edicola, si riciclò su riviste patinate e lì fu il successo, di critica non di vendita, e tutt’ora le cose non sono cambiate…salterò quelle pagine a piè pari e completamente d’accordo con Ankhpaten le considererò solo sprecate, usate per la pubblicazione di una cosa priva di logica e di qualsiasi senso, prepariamoci ahimè a questo martirio!!!  

Chiuso l’excursus relativo ai richiami del vecchio post parliamo di cose serie che è meglio: la crisi del fumetto in Italia ma non solo, a leggere i dati di vendita del fumetto americano sembra che anche lì i problemi non manchino, io amo il fumetto in generale ed ho sempre cercato di avere una mente aperta cercando di leggere quanto più possibile anche per allargare i miei orizzonti, non mi sono mai piaciuti i fumetti del DC Comics, neppure dopo le varie rivisitazioni, non ho mai amato “Watchmen” ma ho invece amato, e molto, i fumetti della Marvel in special modo alcune testate che però a causa dei troppo frequenti cambiamenti hanno finito per stancarmi; sono andato a leggermi i dati di vendita della Diamond, ufficiali, e francamente li ho trovati strabilianti, nel senso peggiore, ero fermo ai numeri milionari dei begli anni andati e ritrovare l’Uomo Ragno a cifre che spesso non raggiungono  le 100.000 copie di venduto mi ha lasciato basito, è appena partita l’ennesima rivoluzionaria saga “Civil War 2” e sembra che alla fine molti super eroi spariranno definitivamente, francamente la cosa non mi dispiacerebbe perché l’Universo Marvel è diventato talmente complesso da risultare ingestibile a chiunque; sinceramente non capisco dove si pensa di andare a parare, anche la DC con il suo “Rebirth” tenta in qualche modo di rastrellare vendite nella speranza che qualcuno alla fine si fidelizzi ed aumenti il totale delle copie piazzate, mi chiedo se la politica delle continue ripartenze abbia ancora un qualche senso e se non finirà per produrre frutti avvelenati per il futuro, perché questi continui cambiamenti non solo stancheranno ma renderanno diffidenti i possibili futuri acquirenti perché considereranno a rischio ogni acquisto, a che serve fidelizzare una serie o un personaggio se alla prossima “Rinascita” rischia  di scomparire? In Italia invece come si risponde alla crisi? Beh innanzitutto negandola, in un atteggiamento tipico degli Struzzi Australiani, quelli nostrani fanno lo stesso nascondendo la testa sotto la sabbia, in questo caso le scrivanie, e gridando ai quattro venti che la crisi è solo nella testa dei blogger disfattisti, questo compreso, e che le vendite sono floride come lo stato delle testate, magari qualcuno potrebbe chiedere dove sia finito il quasi milione di lettori che comprava DYD nei begli anni andati oggi ridotto ad uno sparuto gruppo di meno di 90.000 lettori peraltro in costante diminuzione, non è crisi questa? Ed il fumetto francofono? Lì come se la passano? Bene direi, l’ultimo volume di Asterix è andato molto oltre i 2 milioni di copie distribuite e altre testate storiche non sono da meno, in altre parole sembra che la scelta di proporre volumi di altissima qualità in libreria con una sola uscita l’anno sia assolutamente pagante, entrando in una qualsiasi libraria francese il reparto fumetti è letteralmente inondato di pubblicazioni tutte, nessuna esclusa, di altissima qualità ci sono cose che possono anche non piacere, io ad esempio detesto Nestor Burma, ma qualunque cosa si acquisti è difficilissimo restare delusi; la fidelizzazione è facile perché con un’uscita all’anno non si rende necessario affannarsi presso le edicole ed il colore, questo sconosciuto alla Bonelli, è presente praticamente ovunque

Analizziamo la situazione: in Italia non c’è molto da scegliere al di fuori della Panini che tutto controlla non c’è quasi nient'altro, quindi come di consueto è qui che bisogna soffermarci, ci piaccia o meno: la Bonelli ha da sempre mostrato un ostracismo maniacale verso il colore, probabilmente nell’ottica di un contenimento dei costi, che in certi casi è risultato a dir poco irritante, questo ha fatto si che il lettore medio interpretasse il B/N come una sorta di Totem uscendo dal quale il fumetto diventasse di Serie B, in effetti lo dissero pure del sonoro al Cinema alla fine degli anni venti del secolo scorso, e non parliamo dei film a colori vero insulto all’arte cinematografica, ovviamente oggi sappiamo che nessuno andrebbe a vedere un film muto, nemmeno per sbaglio, e che persino i film delle comiche di Stanlio e Ollio sono state colorate, e nulla hanno perso dello splendore originale, quindi questa “fissazione” della Bonelli per osteggiare il colore ha una sola spiegazione: il costo, e da questo punto di vista è stata coraggiosa l’iniziativa di proporre una serie “Full Color” come “Orfani” per vedere come andava; sbagliata la scelta della serie, sbagliato il titolo, sbagliato il concept sbagliato tutto in sostanza! Io temo che i risultati catastrofici di questa esperienza, che poteva e doveva essere fatta con Dragonero e non con Orfani, li convinca e desistere per sempre, i volumi della Collezione storica di Tex e Zagor hanno dimostrato che Tex non si svaluta se colorato, anzi, i fondali ne guadagnano aumenta la profondità delle vedute e sei sospinto a soffermarti maggiormente ad osservare la vignetta per cogliere particolari che in passato non avevi notato, quindi il colore è ormai una necessità, ma se il volume del venduto ha numeri come quelli che ho riportato nei precedenti post come si fa a stare dentro con i costi? La Bonelli ha provato varie strade, miniserie ad alto costo come “UT” per esempio, esperimento fallito, volumi da libreria, ma proposti nel solito B/N, a chi interessa spendere soldi per qualcosa che non è innovativo? Insomma le idee ci sarebbero ma sono mal proposte il che dimostra che alla Bonelli si fanno le cose a metà, non c’è il coraggio di affondare, è giunto il momento di ammettere che forse bisogna cambiare, tutto, e la sola speranza è proprio riposta nella Panini che ha spedito Simone Airoldi sulla poltrona che fu di Sergio Bonelli proprio, si spera, per cambiare le cose i comunicati di alcuni mesi fa parlavano di “affiancamento” a Davide Bonelli più probabile si tratti di una sorta di messa sotto tutela di un personaggio che di Bonelli ha solo il nome, ingombrante per uno che non ha certo dimostrato capacità manageriali immense! Certo non il colore il solo responsabile dell’attuale crisi ma probabilmente c’è dell’altro, tocco un tasto delicato ma qualcuno deve pur farlo: solo alla Bonelli succede che acquistando 10 numeri consecutivi della stessa serie si trovino 10 disegnatori diversi e non di rado anche 10 scrittori diversi, non è un problema? Si che lo ha oggi lo è, prima non lo era forse, ma oggi lo è…è un problema perché se il vecchio lettore di quella serie ormai non ci fa più caso il possibile nuovo ci fa caso eccome, si mina dalle fondamenta la possibilità di fidelizzare il lettore perché ogni mese si ritrova quel personaggio solo somigliante a quello che aveva letto il mese prima ma mai, mai lo stesso; non ci crederete ma questa cosa ce l’avevo sullo stomaco da anni  finalmente l’ho detta! Io che puro sono della vecchia guardia, sono arci stufo di vedere il mio fumetto preferito utilizzato come palestra per nuovi autori, voglio, anzi pretendo visto che pago, continuità ma come la si ottiene? Come si fa ad ottenere 96 pagine dallo stesso disegnatore tutti i mesi? Non si può, obiettivamente non è possibile e nessuno lo pretende anche se le famose strisce che inondavano le edicole negli anni 50 e 60 erano sempre disegnate dalla stessa mano, e non importa che fosse Bonelli, Dardo, Tomasina ed altro non ti capitava mai di uscire dal seminato non ti chiedevi mai chi avesse disegnato quell’albo perché la mano non cambiava, e ditemi non era meglio? Sia ben chiaro non sto proponendo di tornare alle strisce ma di cambiare, dalle fondamenta, il modo di concepire il fumetto, che peraltro è un metodo già collaudato, in Francia per esempio, dove la programmazione annuale permette prodotti di qualità irraggiungibili in Italia dove invece la pubblicazione mensile costringe di fatto ad operazione come quelle attuali; qualcuno potrebbe obiettare che se anche si riuscisse a risolvere il problema del continuo cambio di disegnatori alla fine si rischierebbe di non avere un ricambio ma scusate, in tutta onestà vi sentite di dire che i cosiddetti nuovi autori meritino davvero di essere pubblicati? Non è che per caso questa continua sperimentazione ci porti, anzi ci costringa, a leggere opere di persone che farebbero maglio a cambiare mestiere? Le sceneggiature della barbato tanto per fare un esempio troverebbero davvero un editore disposto a scommetterci sopra? Qualcuno probabilmente risponderà di si ma sono certo che la maggior parte risponderà di no ed eccoci dunque al nocciolo del problema, uno dei noccioli a dire il vero, perché un altro è il costo e per quanto la qualità, scarsissima, delle nostre pubblicazioni, il colore che manca ed altro, uno dei problemi fondamentali è il costo un fumetto qualitativamente modesto deve avere un costo modesto, anzi sarò drastico perché una volta per tutte si capisca come la penso: occorre una violentissima selezione di autori, occorre prendersi la responsabilità di dire che ci sono alcuni autori che non vanno, che pagare tutti la stessa cifra per assistere a pubblicazioni mediocri è sbagliato, è ora che qualcuno dica a certi personaggi che non sono tagliati per questo mestiere e che farebbero meglio a pensare ad altro, ecco cosa penso, si abbia il coraggio di ammettere che si è lasciato troppo spazio a chi non lo meritava ed oggi paghiamo le conseguenze con una crisi infinita che altrove non infuria con questa violenza; si prenda il coraggio a 4 mani e si affidino le testate a persone capaci un solo disegnatore ed un solo autore, e ce ne sono, e per dargli il tempo di produrre un fumetto di qualità gli si dia il tempo, non ce lo ha ordinato il dottore di avere uscite mensili, Martin Mystere sopravvive da anni come bimestrale, e se serve a salvarne la qualità lo si trasformi in trimestrale anche quadrimestrale purchè si dia continuità alla serie…credete che lo faranno? Suvvia sono il primo ad essere convinto che è solo dialettica, che nessuno nemmeno ne parlerà, forse qualche addetto ai lavori leggerà questo post farà un sorriso, magari compassionevole, e poi passerà oltre con la convinzione che sono solo le parole di un invasato, un innamorato del fumetto invece, questo sono e lo sto vedendo morire e non riesco a sopportarlo…tutto qui

Che la Forza sia con voi  

giovedì 14 luglio 2016

ANDREA PAZIENZA: MA DAVVERO SAPEVA DISEGNARE?



Buon giorno, sono di nuovo qui a tediarvi con la mia terrificante presenza e con i miei post sopra le righe, almeno così mi scrivete, o meglio se mi scriveste questo li vedreste pubblicati invece mi costringete a cassarli, a dire la verità non sono poi così tanti, ma a quanto mi è parso di capire il mio post sui dati di vendita non ha fatto scandalo per i numeri veri e propri, che sono veri ed incontestabili infatti nessuno si è adombrato, ma per il breve trafiletto su Andrea Pazienza che a quanto pare ha smosso un po’ le acque, bene sono qui a chiarire come la penso su questo individuo che qualcuno continua a definire “Artista”.

Non avrei mai pensato di dover dedicare un post ad una persona che disprezzavo quand’era vivo e non ho cambiato idea ora che è morto, da un pezzo a dire il vero, ma l’apparizione in edicola di una serie di volumi a lui dedicati e fortunatamente dai più snobbati mi ha spinto a scrivere un trafiletto all’interno di un articolo che ha sollevato qualche granello di polvere, non un polverone io non sono nessuno ma qualche piccolo granellino si, e forse è finito nell’occhio di qualcuno provocando fastidio e questo qualcuno ha cominciato a sbraitare; chiariamo un concetto: questo blog è mio scrivo quello che voglio e siccome nonostante un governo dispotico ed arrogante in questa Nazione c’è ancora una parvenza di Democrazia, non mi taglio la lingua e dico quello che penso e se qualche volta suono fuori dal coro è perché ho il coraggio delle mie azioni, faccio parte di quella maggioranza silenziosa che qualche volta smette di esserlo; se non vi sta bene quello che scrivo non leggetemi e se non mi piace quello che mi scrivete vi ignoro semplicemente, chiaro per tutti? Io non sono qui per farmi un nome, non ne ho bisogno, sono qui a scrivere per sentirmi libero di dire quello che voglio perché sui siti allineati non te lo permettono, se canti fuori dal coro sei fuori, ma se il coro non mi piace perché devo farmi imporre la loro musica? Quanti detestano Pazienza ma non osano dirlo perché altrimenti vengono additati? Ai miei tempi succedeva il contrario, ed era sbagliato così com’è sbagliato additare oggi, quando si è in Democrazia conta solo il rispetto ed oggi non lo vedo, ed allora sono qui…  

Pazienza era un pessimo disegnatore le sue cosiddette opere avevano le caratteristiche tipiche di una mente disturbata, dalle droghe com’è noto, e questo suo vizio si rifletteva in ciò che rappresentava i suoi disegni avevano un che di surreale ma senza la delicatezza di quelli di Alcatena, erano spigolosi e volgari, come le figure umane che rappresentava, con ogni probabilità aveva un odio viscerale per l’essere umano e tendeva a distruggerlo con i suoi disegni come poi in effetti ha fatto con se stesso, le sue opere ti colpivano come un pugno in faccia e per un esteta del fumetto ben disegnato come mi vanto di essere mi davano un senso di repulsione a prima vista, li trovavo e li trovo orribili non ho mai capito il senso di quello che proponeva, ricordo che mi ci mettevo con Santa “Pazienza” ma alla fine si restava interdetti di fronte a certe oscenità, parlandone con i miei coetanei di allora c’era un totale sdegno per quelli come lui che venivano percepiti come una sorta di neo Impressionisti della Nona Arte, il che non è necessariamente un insulto, ma con molta meno classe e soprattutto molto meno talento, e su questo non potevo non essere d’accordo: dov’era il talento di Pazienza? L’ho cercato spesso in quelle tavole che sprizzavano rabbia da ogni tratto di china, ma non sono mai riuscito a trovarlo e neppure i grandi editori evidentemente lo hanno mai trovato visto che per pubblicare lavorava per riviste d’elite o d’essai ed a parte un volume dell’89 passato dalla Rizzoli per il resto bisogna cercare col lanternino, cosa c’è di male nel dire che non piaceva? Non piaceva e non piace, io preferisco il tratto pulito di Manara e quello rotondo e definito di Serpieri, questi due autori non cercano lo shock ma si limitano a disegnare curando alla follia i particolari senza mai dimenticare geometrie e classe, si perchè per disegnare bene e piacere ci vuole anche classe, e Pazienza non ne aveva, si limitava ad esprimere la sua rabbia e la sua frustrazione, verso chi è tutto da capire, ed il disegno carico e pieno come nessuno esplodeva dal foglio come una bomba ed alla fine ne eri sopraffatto, nel senso peggiore, e finivi per chiederti che tipo di malattia mentale avesse uno che disegnava quella roba, questo si pensava di lui ma oggi non si può più dire, oggi bisogna celebrarlo, ma vorrei ricordare a tutti che questo signore non era solo un pessimo artista ma anche una pessima persona, ha condotto una vita dissoluta, non ha mai avuto un carattere sufficientemente forte per trasformare il suo dono, perché disegnare è un dono, in una forma d’arte, ha preferito rifugiarsi nelle droghe estraniarsi dalla realtà distruggere se stesso e coloro che gli volevano bene, ha preferito l’abisso al possibile Paradiso, l’ho incontrato alcune volte alle mostre e non sono mai andato oltre  una stretta di mano impersonale e frettolosa verso una persona che non mi trasmetteva niente, non ti guardava mai dritto negl'occhi e quando coglievi uno sguardo fugace vedevi solo il vuoto, non c'era nulla da cercare in una persona priva di personalità ben delineata, assolutamente nulla in confronto all’emozione che provai quando strinsi quella di Juan Zanotto, un vero grande artista un sublime disegnatore che ha davvero assurto il fumetto a vera opera d’arte, una perdita incolmabile la sua, al contrario di quella di Pazienza che non ha lasciato vuoti tranne in quelli che pretendono con la forza ma senza argomenti che tutti lo celebrino…non mettetemi nella lista io non sarò mai tra loro, che riposi in pace

Che la Forza sia con voi    

mercoledì 13 luglio 2016

LA CRISI INFINITA DEL FUMETTO ITALIANO - BONELLI ED ALTRI...MACELLI!!!


Premessa:
Sam ti ho accontentato, non voglio essere responsabile di danni ai tuoi occhi così va meglio spero!

Buon giorno, eccomi di ritorno dopo un periodo di assenza, spero non vi siate annoiati, no che non lo siete in quest’ultimo periodo il nostro RR, altrimenti detto “Lo Scemo del Villaggio” ha imperversato sui Social insieme al suo degno compare MML, noto ai più come “Er Pelato”, disquisendo su temi etici, semantica e politica grazie a loro oggi siamo tutti più edotti, magari c’è il piccolo problema che la gestione Lupoi sta portando la divisione fumetti della Panini al fallimento finanziario, oltre 100 milioni di passivo NON ripianato con le banche nel solo esercizio 2014, siamo in attesa dei conti 2015 ma i primi dati sembrano persino peggiori, e già che siamo in tema di problemi potremmo parlare della gestione DYD di RR, 30.000 lettori persi in poco più di due anni; ma che volete che sia se le due più importanti case editrici di fumetti in Italia sono allo sfascio più totale noi poveri lettori collezionisti potremo sempre cambiare hobby, che ne dite di collezionare Videogiochi? Oppure Francobolli? Magari Tappeti Orientali o Porcellane o Argenteria Medievale, che ne dite? No eh? Lo immaginavo, noi amiamo i fumetti vogliamo fumetti e odiamo che li distrugge, e questi due sono in cima alla lista “Wanted”.

Sono partito sparato, ho avuto tutto il tempo di caricarmi, ora sono a godermi un bel periodo di ferie lontano dai soliti problemi posso rilassarmi e leggere tutto quello che spesso non ho il tempo di leggere e scrivere tutto quello che voglio senza dover rendere conto a nessuno perché questo Blog è mio e visto che per il solo fatto di aver detto quello che penso sono stato bannato un po’ ovunque, mi sono creato un posto tutto mio e qui posso farlo e sono, anzi, io a poter bannare chi non mi piace, o meglio potrei farlo ma non lo faccio, mi limito a cancellare i commenti pieni di insulti, in esponenziale aumento, e pubblicare tutti gli altri; a tal proposito vorrei dire ai miei aficionados che se volete commentare io pubblicherò senza problemi mi limito a togliere solo quelli con gli insulti che ahimè, sono la maggior parte a tutti coloro che si dimostrano così poco costruttivi dico che se mi odiate, ignoratemi ed a tal proposito mi rivendo una splendida battuta di Bilbo Baggins sugli Hobbit “…contenti di ignorare e di essere ignorati dalla gente alta…” perché voi profondi conoscitori del fumetto e clacque dei vari Manfredi, Chiaverotti, Recchioni, Barbato, Lupoi e via disgustando non siete capaci di attivare quell’unico neurone che avete c’è bisogno di uno stimolo tipico del popolo Bue incapace di usare materia grigia che probabilmente non avete, già è tutt’osso quindi con cosa pensate? E’ incredibile che certi cervelli (?) generino sufficiente energia da farvi alzare dal letto la mattina, come ci riuscite?...

Vi è piaciuta la premessa? Si capisce che sono incazzato nero? Il fumetto italiano è in crisi nera ma sembra che nessuno se ne accorga, grandi e piccoli editori faticano ad andare avanti si va avanti a colpi di annunci che regolarmente vengono disattesi, le divisioni RW sono ferme o quasi da mesi, la GOEN vive di promesse ed annunci, la LINEA CHIARA nemmeno quelli, la 001 continua ad annunciare da quasi un anno gli stessi fumetti che mai arrivano, avremo mai il fatidico settimo volume di Valerian così da completare l’opera? Ed il secondo, cui dovrebbe poi seguire un terzo, di H.M.S.? E la Nova Express che è ferma da Dicembre 2015? Dan Dare, Lefranc e Storm continueranno? Almeno Lefranc dai, ne mancano solo due di volumi!!! Tiene botta solo la Nona Arte ed in parte la Cosmo che pur continuando a distruggere la BeDe con uscite formato Bonelli, pure in B/N, dovrebbero solo essere messe al rogo, ci promette uscite di fumetti storici della famosa KFS americana che però, secondo me, hanno un modesto parco acquirenti specie al prezzo assurdo che propongono e poi mi piacerebbe mi spiegassero il senso di riproporre un Dick Tracy o Steve Canyon o Terry e i Pirati, esistono di tutti splendide e facilmente reperibili edizioni di Comic Art o Club Anni “30, riprendere le domenicali di Brick Bradford no eh? Serie mai completata dal mio vecchio amico Rinaldo che ci disse “Collezionisti non comprate niente perché farò tutto io” ha mantenuto al 50%, ha fatto tutto ma a parte le giornaliere di Brick Bradford e Rip Kirby non ha completato niente, lo possino caricare, siamo pieni di buchi!!! Rifletteteci stiamo rivivendo un deja vu i più giovani non se lo ricordano ma tutto questo, questa crisi assurda, noi lo abbiamo già vissuta o forse dovremmo solo dire che è la continuazione di qualcosa che viene da lontano.

Non so chi legge il mio blog, addetti ai lavori, forse qualcuno, giovani amanti dei fumetti, più probabile, quindi raccontare a questi “ragazzi” cosa successe nei begli anni andati e perché molti collezionisti smisero di comprare può non interessare, gli altri i miei coetanei non hanno bisogno di mie lezioni, quindi veniamo all’oggi e per parlare di crisi di fumetti non si può non parlare della Bonelii e della Panini che sono al vertice delle pubblicazioni in Italia, e per cortesia smettiamola di fingere che non siano la stessa cosa, anzi estremizziamo il concetto: in Italia non esiste vera concorrenza nel campo fumettistico è tutto sotto l’ombra del Grande Fratello “Panini” che tutto guarda e con occhio vigile controlla, ha spedito un plenipotenziario alla Bonelli per colmare il vuoto lasciato da Sergio e non riempito dall’incapace Davide, uomo senza capacità né spina dorsale completamente asservito a coloro che davvero comandano in Bonelli, nomi altisonanti ma che di dirigenza nulla capiscono e che sarebbe meglio facessero, per bene, il loro mestiere…la Panini controlla i diritti esteri di tutte le case editrici più importanti Italiane, Bonelli e Astorina in primis, in un paese “normale” esisterebbe un anti trust che vigilando impedirebbe simili commistioni ma questo NON è un paese normale, siamo in una nazione dove nessuno si scandalizza se i Presidenti del Consiglio vengono scelti nelle segrete stanze e non dal popolo come in qualsiasi altra normale Democrazia, ed a cascata il volere del popolo conta sempre meno nelle scelte di chi ci governa dall’alto in basso quindi di che ci stupiamo? Ma torniamo a bomba come si dice, sapete una cosa? Ho davanti a me un vecchio albo della “Corno”, un numero dell’Uomo Ragno, è davanti a me leggo una letterina, tagliata presumo, di tale Marco Marcello Lupoi, che umilmente ma con già evidente saccenza ed arroganza, chiede lumi sulle prossime pubblicazioni, critica traduzioni e da consigli; ho studiato Psicologia non ci vuole la mia Laurea per capire che ho davanti una personalità dissociata di bassa cultura ma con evidenti segni di preoccupante prevaricazione verso il prossimo classificato come generalmente inferiore, questa personalità non corretta nel corso degli anni ha finito per averla vinta su persone certamente più capaci ma evidentemente incapaci di “vendersi” bene, Bottero, Accolti Gil e via “segando”, straordinaria la sua capacità di fare “Lobby” e solo così si spiega la sua ascesa alla Star Comics dove, con uno sgambetto degno del peggior difensore, spezzò le gambe ad Accolti Gil derubando, di fatto, la Comic Art dei diritti Marvel su alcune testate, Ghost Raider su tutti; ciò che rimase della Star dopo il tornado Lupoi la portò al quasi fallimento con politiche editoriali cervellotiche volte a fare concorrenza alla Bonelli con fumetti privi di una qualsiasi parvenza di decenza, ed indecente era pure la famosa arroganza, di Lupoiana memoria e trapiantata al suo staff, con cui sul N°2 di Khor si annunciava il successo del fumetto preconizzando una prosecuzione oltre il quarto numero già programmato, salvo poi sul numero successivo l’evidente marcia indietro annunciata ad un povero cristo che chiedeva il rispetto degli impegni e si ritrovò con una risposta arrogante e piccata, Khor chiuse col numero 4; e la copertina del n°5 di Trigger annunciata nella quarta del n°4? Mai uscito quell’albo e la presa in giro su Nemrod? Il terzo blocco di storie doveva essere di 12, come il primo del resto, e quell’ “1 di 12” era tutto un programma…mai rispettato e potrei continuare, questo è lo “storico “ lascito del pelato e nonostante tutto è andato a comandare in Panini, odio doverlo dire ma di certo non è lì per le proprie capacità e allora chi ce lo ha messo? E perché? Qualche masochista che voleva perdere soldi? Mah…politica editoriale scellerata volta a comprare diritti anche a prezzi esorbitanti magari solo per non farli acquisire ad altri, pubblicazioni a singhiozzo, per avere lo splendido “Uber” abbiamo aspettato due anni e da mesi siamo fermi al terzo volume finalmente annunciato il quarto, Deo Gratias. 

Un'ultima cosa "Sig." Lupoi vuole cortesemente dirci perchè ha inviato una disposizione ai suoi collaboratori, disposizione scritta, nella quale "invita" i suddetti a NON pubblicare i dati di vendita USA delle testate Marvel? Non sono dati segreti al contrario di quello che succede da noi lì sono alla luce del Sole, non sarà che il motivo certifica un calo per il solo Spider Man di oltre il 70% di copie vendute?  Sono dati diffusi dalla Diamond, quindi ufficiali, il numero 1 vendette poco meno di 250.000 copie, il 14 circa 65.000, perchè queste notizie di pubblico dominio ovunque in Italia vengono secretate? Questo è il Lupoi miei cari lettori ora giudicate seriamente in che mani siamo!!! 

Passiamo alla Bonelli, io ci sono cresciuto con loro, e con Diabolik, vendendomi le collezioni ci ho comprato casa ed è tutto dire, ho praticamente preso ogni cosa pubblicassero, ricordo che lasciavo nelle edicole solo robaccia come Judas, Gil, Full, Bella & Bronco e persino Ken Parker perché quel tipo di Western proprio non mi piaceva, ma tutto il resto faceva bella mostra nella mia sterminata Biblioteca; qualcosa ancora c’è ma mi rifiuto di mettergli accanto l’odierna spazzatura scritta dai vari Recchioni, Barbato, Chiaverotti, Manfredi e fermiamoci qui altrimenti riempio il post di nomi; ma la cosa più incredibile e che allora nessuno faceva caso a chi scriveva o disegnava le storie era il personaggio a “tirare” comprando quel fumetto sapevi cosa aspettarti non avevi mai brutte sorprese e le cose cominciarono a cambiare con DYD, lo comprai come facevo sempre non che mi facesse impazzire ma alcune storie erano davvero superbe, io ho amato alla follia “Giorno Maledetto” tanto per dirne una e non mi stanco mai di rileggerla, quella storia d’amore così disperata e così intensa mi fa sempre riflettere, ma un giorno sui redazionali lessi il famoso “Nun ce rompete” di Sclavi rivolto come sapete ad alcuni lettori critici ad un certo tipo di gestione, allora ne risi, oggi sono più maturo e mi rendo conto del reale valore di quella frase: era una frase detta da un individuo arrogante ed indisponente pieno di se e che non se lo poteva permettere, era solo un alcolizzato che aveva casualmente indovinato un soggetto, un insigne babbeo vestito come uno straccivendolo e che rappresentava il perfetto specchio di ciò che era: un miserabile cialtrone e nulla più che all’improvviso era assurto ad una immeritata notorietà, strano a non averlo capito subito e sono costernato dal fatto che non ho nemmeno capito che quello era solo l’apripista di tutta una serie di personaggi dalla dubbia moralità, e capacità, che poi avrebbero portato alla Bonelli attuale, si quella che ha appena annunciato una serie su "Mercurio Loi", quello che ci voleva per risollevare le sorti del fumetto italiano, avventure di un investigatore italiano nella Roma Papalina, leggetevi il n° 28 de "Le Storie" se volete saperne di più; peccato solo che tornando indietro di un solo numero c'era il magnifico "Il Fattore Z" stupendamente scritto e meravigliosamente disegnato che più di ogni altro si prestava ad una serie, ma che volete farci è questa la Bonelli di oggi.

Qualcuno ha detto che sono stati scelti uno per uno dal grande Sergio, francamente ne dubito, è più probabile che siano solo il frutto di un percorso di crescita che invece di portare all’eccellenza li abbia portati alla mediocrità inizialmente facilmente nascosta dalle vendite gratificanti e poi resa evidente dal calo delle stesse; le capacità di un Autore si vedono nei momenti di difficoltà, fare autocritica, cercare di capire cosa non va, e soprattutto un corretto uso dei Social e qui viene a mio avviso uno dei mali del fumetto di oggi; lo Scemo del Villaggio continua a fare un uso improprio del suo profilo, che visito con regolarità sotto mentite spoglie e senza mai postare, leggere i suoi post mi conferma il livello di degrado a cui è crollato il fumetto Italiano, mi chiedo “Sono questi gli Autori le cui opere dobbiamo comprare?” Purtroppo si ed infatti restano in edicola, gli esasperati aumentano ogni mese, so per certo che RR sarà giubilato entro pochi mesi, e spero la stessa fine tocchi a Sclavi così potrà tornare alle sue amate bottiglie e smetterla di far danni, ma il problema è tutto il pattume che si aggira oggi in Bonelli, i nuovi autori sono scelti con criteri vecchi ed i loro fumetti appaiono già stantii fin dagli esordi e come potrebbe essere diversamente? Se chi ti dice come si deve scrivere un fumetto lo fa insegnandoti i criteri di trent’anni fa come puoi definirti moderno? E’ ancora percorribile la politica di scrivere oggi storie che saranno pubblicate solo fra due anni? Oggi i fumetti invecchiano in fretta e se perdi l’attualità perdi lettori e soprattutto perdi la fidelizzazione che fa la fortuna di ogni fumetto, no oggi si preferiscono mini serie sconclusionate, il progetto “UT” starà di sicuro facendo rivoltare nella tomba il povero Sergio, il quale sta sicuramente lanciando da anni fulmini su “Orfani”, a parte la scelta farneticante di intitolare “Orfani” una serie di fumetti, credevo che peggio di “Cornelio” della Star non si potesse fare, ma come si poteva pensare di intercettare lettori con una storia così sconclusionata? Non ha tutti piace “Halo”, qualcuno alla Bonelli lo aveva detto? E della miniserie “Caravan”? E Greystorm? E Cassidy? Preferisco tacere su “Coney Island” che gli addetti ai lavori hanno incensato, e come si poteva mettersi contro un Manfredi “stellare”? Ma che ha venduto con percentuali da prefisso telefonico qualcuno lo ha detto? Parliamoci chiaro, se si vuole fare un fumetto d’elite, niente in contrario, ma passare da incompetente o peggio da troll solo perché definisco robaccia cose simili non ci sto proprio, non sta scritto da nessuna parte che devo spendere per comprare fumetti d’elite, rivoglio il mio Tex nazional popolare fanculo ai salotti buoni!!!

Io non ho account Facebook, e non lo farò mai, ma frequento questo Social tramite quello di mia moglie appassionata di Shabby, quando non lo usa lo prendo io per andare su profili di autori e fumetti vari, in accordo a non scrivere mai ed infatti non posto mai, ultimamente, da sempre a dire il vero ma da qualche tempo la situazione è degenerata,  ho assistito a vere e proprie “primarie” sulla scelta di cosa pubblicare, la demenziale e fallimentare scelta di pubblicare gli inserti di Alcatena su Lanciostory viene proprio da una di queste “primarie”, ma Numi del Cielo come si può pensare che coloro che chiedono qualcosa possano poi trasformarsi in massa in compratori? Ma davvero pensavano di guadagnare estimatori? Ora L’Aurea ci annuncia tramite Giovanni La Mantia l’opera omnia di Pratt, Signore proteggici; chi di voi sa che Pratt ha iniziato su “Super Eroica” e “Guerra d’Eroi” della Dardo? Il suo tratto era già allora spigoloso e particolare ed infatti non andava e la Dardo gli diede il benservito, i suoi disegni non vendevano ma la rivista “LINUS” lo trasformò in un mito, divenne il beniamino del fumetto d’elite, che vendeva qualche copia, non portava soldi ma era un delitto non averlo, impossibile parlare di fumetti se non citavi Pratt, ai voglia a dire che quelle vignette scarne prive di fondali rifiniti erano persino peggio di quelle di Ray Moore del primo Phantom, venivi tacciato da incompetente, oggi, siamo ad oggi, qualcuno compra i diritti della sua opera omnia, sono sicuro che porterà grandi vendite ai settimanali Aurea! La Mantia, che Dio ci scampi e liberi, mamma mia in che mani siamo!!!

Mi sono dilungato più del previsto, scusate, chiudo ancora con Facebook, complimentandomi ancora una volta con lo Scemo del Villaggio, i suoi lungimiranti post, pieni di rabbia e livore, ed insulti anche rivolti non si sa bene a chi, ai non allineati presumo, sono lo specchio di ciò che è oggi il fumetto Italiano, insulti a chi non loda, insulti a chi critica, insulti a chi non è allineato e schiere di lecchini verso coloro che incensano, tutto per strappare un “like” o un contatto che possa farli assurgere verso troni regali attualmente occupati dal pelato MML e da suoi simil dementi che forse prima o poi saranno finalmente cacciati, sperando non sia troppo tardi, caro MML non discuto il tuo amore per i fumetti, ma il tuo è un amore malato un amore che li sta distruggendo, ridacci i nostri fumetti e vattene…per favore vattene! Per colpa tua abbiamo rischiato di perdere la Star non distruggere anche la Panini…

Che la Forza sia con voi