lunedì 18 luglio 2016

CRISI DEL FUMETTO – AUTORI SOPRAVVALUTATI ANCORA PAZIENZA MA ANCHE PRATT, DI TUTTO UN PO’




Buon giorno a tutti avete passato un buon week end? Mi auguro di si io me ne sono stato in pace nel mio rifugio di montagna circondato dalle mie collezioni e mi sono dilettato a leggere/rileggere cose di un tempo passato ma anche cose recenti, un week end rilassante ed eccomi di nuovo a voi dopo aver letto le risposte al mio articolo su Pazienza sono rimasto sorpreso dall’interesse suscitato, oltre 2000 contatti in due giorni mai successo, e sorpreso anche dal livore di alcuni nonchè dal diffuso analfabetismo da loro dimostrato; il Cristo dell’Altare diceva al buon Don Camillo ”…tu lavori per l’ortografia e la sintassi che non hanno colore politico…” sono d’accordo, vi gratifico con le citazioni di alcuni di questi "Campioni" di Democrazia e della Lingua Italiana: cominciamo dal peggiore di tutti tale "Dispari" che mi lascia basito verificare con mano la sua modesta capacità sintattica e la pressoche totale assenza di conoscenza  della nostra lingua al punto da non conoscere la punteggiatura, ignorare i verbi, e cambiare continuamente il soggetto al punto da non capire a chi si stesse riferendo, se vorrà riscrivermi in corretto italiano, e senza insulti gratuiti, sarò lieto di pubblicarlo; all’altro utente “anonimo” che finisce i suoi sproloqui con la frase “Il Comunismo Trionferà” neanche rispondo, all’altro “anonimo” che mi definisce “fascista” devo purtroppo per lui smentirlo, non sono e non sono mai stato fascista semmai Democristiano, e da quando la DC è implosa sotto il peso degli scandali, alle urne non sono andato più, la scelta è sempre la stessa da una parte Berlusconi e dall’altra veterocomunisti corrotti e mummificati sotto il peso degli anni, meglio non votare, all'utente "Flanz" che mi accusa di non avere gli "strumenti" in effetti ammetto di non avere molta dimestichezza con le siringhe e la droga tu invece immagino di si vero Flanz? Tu si che hai gli strumenti, gli stessi di Pazienza vero? Spero solo che i fan di Pazienza siano migliori di questi 4, spero soprattutto che non passino il loro tempo con un ago infilato in una vena come invece faceva il loro beniamino e Flanz immagino, purtroppo la quasi totalità dei suoi cosiddetti fan dimostra solo ignoranza ed incompetenza, un vero martirio arrivare in fondo ai loro post, per favore almeno nell’insultarmi usate la giusta grammatica.

Voglio invece gratificare tre utenti che non conosco e che spero di poter conoscere presto, qui magari, come sapete sono bannato dal sito “Comicus” e mi è impossibile postare ma posso però leggere tantissimi sproloqui, quelli del moderatore Jelem sono da premio Oscar all’incompetenza fumettistica, ma anche qualche chicca: faccio i miei complimenti all’utente “Angelo1961” che non trova la logica nell’iniziativa di pubblicare l’opera omnia dell’insulso Hugo Pratt su Lanciostory, facendo notare che chi lo ama può prenderselo in libreria a costi peraltro inferiori, complimenti anche all’utente “Ankhpaten” che definisce uno spreco di pagine le 25/30 che sembra saranno dedicate a Pratt, ed infine complimenti all’utente “Spidey007” che dando prova di uguale coraggio pari a quello della coppia citata sopra definisce Pratt un autore sopravvalutato, beccandosi, come gli altri del resto, gli strali e gli insulti della nullità Jelem e della sua claque; ecco se c’è ancora qualcuno che si chiede come mai io sia costretto qui questa è la risposta, mi chiedo quanto ancora saranno tollerati su quel sito prima di essere bannati per manifesta volontà a non allinearsi…su Pazienza sapete come la penso quanto a Pratt, che sarò costretto a sopportare su Lanciostory, personalmente non posso che condividere l’opinione di Spidey007 è sopravvalutato, cominciò con storie di Guerra su “Guerra d’Eroi” della Dardo, solo qualche numero, poi sostituito da disegnatori più adatti al fumetto, non che quella serie eccellesse ma comunque il fatto che Pratt fu accantonato quasi subito la dice lunga sui riscontri all’edicola, si riciclò su riviste patinate e lì fu il successo, di critica non di vendita, e tutt’ora le cose non sono cambiate…salterò quelle pagine a piè pari e completamente d’accordo con Ankhpaten le considererò solo sprecate, usate per la pubblicazione di una cosa priva di logica e di qualsiasi senso, prepariamoci ahimè a questo martirio!!!  

Chiuso l’excursus relativo ai richiami del vecchio post parliamo di cose serie che è meglio: la crisi del fumetto in Italia ma non solo, a leggere i dati di vendita del fumetto americano sembra che anche lì i problemi non manchino, io amo il fumetto in generale ed ho sempre cercato di avere una mente aperta cercando di leggere quanto più possibile anche per allargare i miei orizzonti, non mi sono mai piaciuti i fumetti del DC Comics, neppure dopo le varie rivisitazioni, non ho mai amato “Watchmen” ma ho invece amato, e molto, i fumetti della Marvel in special modo alcune testate che però a causa dei troppo frequenti cambiamenti hanno finito per stancarmi; sono andato a leggermi i dati di vendita della Diamond, ufficiali, e francamente li ho trovati strabilianti, nel senso peggiore, ero fermo ai numeri milionari dei begli anni andati e ritrovare l’Uomo Ragno a cifre che spesso non raggiungono  le 100.000 copie di venduto mi ha lasciato basito, è appena partita l’ennesima rivoluzionaria saga “Civil War 2” e sembra che alla fine molti super eroi spariranno definitivamente, francamente la cosa non mi dispiacerebbe perché l’Universo Marvel è diventato talmente complesso da risultare ingestibile a chiunque; sinceramente non capisco dove si pensa di andare a parare, anche la DC con il suo “Rebirth” tenta in qualche modo di rastrellare vendite nella speranza che qualcuno alla fine si fidelizzi ed aumenti il totale delle copie piazzate, mi chiedo se la politica delle continue ripartenze abbia ancora un qualche senso e se non finirà per produrre frutti avvelenati per il futuro, perché questi continui cambiamenti non solo stancheranno ma renderanno diffidenti i possibili futuri acquirenti perché considereranno a rischio ogni acquisto, a che serve fidelizzare una serie o un personaggio se alla prossima “Rinascita” rischia  di scomparire? In Italia invece come si risponde alla crisi? Beh innanzitutto negandola, in un atteggiamento tipico degli Struzzi Australiani, quelli nostrani fanno lo stesso nascondendo la testa sotto la sabbia, in questo caso le scrivanie, e gridando ai quattro venti che la crisi è solo nella testa dei blogger disfattisti, questo compreso, e che le vendite sono floride come lo stato delle testate, magari qualcuno potrebbe chiedere dove sia finito il quasi milione di lettori che comprava DYD nei begli anni andati oggi ridotto ad uno sparuto gruppo di meno di 90.000 lettori peraltro in costante diminuzione, non è crisi questa? Ed il fumetto francofono? Lì come se la passano? Bene direi, l’ultimo volume di Asterix è andato molto oltre i 2 milioni di copie distribuite e altre testate storiche non sono da meno, in altre parole sembra che la scelta di proporre volumi di altissima qualità in libreria con una sola uscita l’anno sia assolutamente pagante, entrando in una qualsiasi libraria francese il reparto fumetti è letteralmente inondato di pubblicazioni tutte, nessuna esclusa, di altissima qualità ci sono cose che possono anche non piacere, io ad esempio detesto Nestor Burma, ma qualunque cosa si acquisti è difficilissimo restare delusi; la fidelizzazione è facile perché con un’uscita all’anno non si rende necessario affannarsi presso le edicole ed il colore, questo sconosciuto alla Bonelli, è presente praticamente ovunque

Analizziamo la situazione: in Italia non c’è molto da scegliere al di fuori della Panini che tutto controlla non c’è quasi nient'altro, quindi come di consueto è qui che bisogna soffermarci, ci piaccia o meno: la Bonelli ha da sempre mostrato un ostracismo maniacale verso il colore, probabilmente nell’ottica di un contenimento dei costi, che in certi casi è risultato a dir poco irritante, questo ha fatto si che il lettore medio interpretasse il B/N come una sorta di Totem uscendo dal quale il fumetto diventasse di Serie B, in effetti lo dissero pure del sonoro al Cinema alla fine degli anni venti del secolo scorso, e non parliamo dei film a colori vero insulto all’arte cinematografica, ovviamente oggi sappiamo che nessuno andrebbe a vedere un film muto, nemmeno per sbaglio, e che persino i film delle comiche di Stanlio e Ollio sono state colorate, e nulla hanno perso dello splendore originale, quindi questa “fissazione” della Bonelli per osteggiare il colore ha una sola spiegazione: il costo, e da questo punto di vista è stata coraggiosa l’iniziativa di proporre una serie “Full Color” come “Orfani” per vedere come andava; sbagliata la scelta della serie, sbagliato il titolo, sbagliato il concept sbagliato tutto in sostanza! Io temo che i risultati catastrofici di questa esperienza, che poteva e doveva essere fatta con Dragonero e non con Orfani, li convinca e desistere per sempre, i volumi della Collezione storica di Tex e Zagor hanno dimostrato che Tex non si svaluta se colorato, anzi, i fondali ne guadagnano aumenta la profondità delle vedute e sei sospinto a soffermarti maggiormente ad osservare la vignetta per cogliere particolari che in passato non avevi notato, quindi il colore è ormai una necessità, ma se il volume del venduto ha numeri come quelli che ho riportato nei precedenti post come si fa a stare dentro con i costi? La Bonelli ha provato varie strade, miniserie ad alto costo come “UT” per esempio, esperimento fallito, volumi da libreria, ma proposti nel solito B/N, a chi interessa spendere soldi per qualcosa che non è innovativo? Insomma le idee ci sarebbero ma sono mal proposte il che dimostra che alla Bonelli si fanno le cose a metà, non c’è il coraggio di affondare, è giunto il momento di ammettere che forse bisogna cambiare, tutto, e la sola speranza è proprio riposta nella Panini che ha spedito Simone Airoldi sulla poltrona che fu di Sergio Bonelli proprio, si spera, per cambiare le cose i comunicati di alcuni mesi fa parlavano di “affiancamento” a Davide Bonelli più probabile si tratti di una sorta di messa sotto tutela di un personaggio che di Bonelli ha solo il nome, ingombrante per uno che non ha certo dimostrato capacità manageriali immense! Certo non il colore il solo responsabile dell’attuale crisi ma probabilmente c’è dell’altro, tocco un tasto delicato ma qualcuno deve pur farlo: solo alla Bonelli succede che acquistando 10 numeri consecutivi della stessa serie si trovino 10 disegnatori diversi e non di rado anche 10 scrittori diversi, non è un problema? Si che lo ha oggi lo è, prima non lo era forse, ma oggi lo è…è un problema perché se il vecchio lettore di quella serie ormai non ci fa più caso il possibile nuovo ci fa caso eccome, si mina dalle fondamenta la possibilità di fidelizzare il lettore perché ogni mese si ritrova quel personaggio solo somigliante a quello che aveva letto il mese prima ma mai, mai lo stesso; non ci crederete ma questa cosa ce l’avevo sullo stomaco da anni  finalmente l’ho detta! Io che puro sono della vecchia guardia, sono arci stufo di vedere il mio fumetto preferito utilizzato come palestra per nuovi autori, voglio, anzi pretendo visto che pago, continuità ma come la si ottiene? Come si fa ad ottenere 96 pagine dallo stesso disegnatore tutti i mesi? Non si può, obiettivamente non è possibile e nessuno lo pretende anche se le famose strisce che inondavano le edicole negli anni 50 e 60 erano sempre disegnate dalla stessa mano, e non importa che fosse Bonelli, Dardo, Tomasina ed altro non ti capitava mai di uscire dal seminato non ti chiedevi mai chi avesse disegnato quell’albo perché la mano non cambiava, e ditemi non era meglio? Sia ben chiaro non sto proponendo di tornare alle strisce ma di cambiare, dalle fondamenta, il modo di concepire il fumetto, che peraltro è un metodo già collaudato, in Francia per esempio, dove la programmazione annuale permette prodotti di qualità irraggiungibili in Italia dove invece la pubblicazione mensile costringe di fatto ad operazione come quelle attuali; qualcuno potrebbe obiettare che se anche si riuscisse a risolvere il problema del continuo cambio di disegnatori alla fine si rischierebbe di non avere un ricambio ma scusate, in tutta onestà vi sentite di dire che i cosiddetti nuovi autori meritino davvero di essere pubblicati? Non è che per caso questa continua sperimentazione ci porti, anzi ci costringa, a leggere opere di persone che farebbero maglio a cambiare mestiere? Le sceneggiature della barbato tanto per fare un esempio troverebbero davvero un editore disposto a scommetterci sopra? Qualcuno probabilmente risponderà di si ma sono certo che la maggior parte risponderà di no ed eccoci dunque al nocciolo del problema, uno dei noccioli a dire il vero, perché un altro è il costo e per quanto la qualità, scarsissima, delle nostre pubblicazioni, il colore che manca ed altro, uno dei problemi fondamentali è il costo un fumetto qualitativamente modesto deve avere un costo modesto, anzi sarò drastico perché una volta per tutte si capisca come la penso: occorre una violentissima selezione di autori, occorre prendersi la responsabilità di dire che ci sono alcuni autori che non vanno, che pagare tutti la stessa cifra per assistere a pubblicazioni mediocri è sbagliato, è ora che qualcuno dica a certi personaggi che non sono tagliati per questo mestiere e che farebbero meglio a pensare ad altro, ecco cosa penso, si abbia il coraggio di ammettere che si è lasciato troppo spazio a chi non lo meritava ed oggi paghiamo le conseguenze con una crisi infinita che altrove non infuria con questa violenza; si prenda il coraggio a 4 mani e si affidino le testate a persone capaci un solo disegnatore ed un solo autore, e ce ne sono, e per dargli il tempo di produrre un fumetto di qualità gli si dia il tempo, non ce lo ha ordinato il dottore di avere uscite mensili, Martin Mystere sopravvive da anni come bimestrale, e se serve a salvarne la qualità lo si trasformi in trimestrale anche quadrimestrale purchè si dia continuità alla serie…credete che lo faranno? Suvvia sono il primo ad essere convinto che è solo dialettica, che nessuno nemmeno ne parlerà, forse qualche addetto ai lavori leggerà questo post farà un sorriso, magari compassionevole, e poi passerà oltre con la convinzione che sono solo le parole di un invasato, un innamorato del fumetto invece, questo sono e lo sto vedendo morire e non riesco a sopportarlo…tutto qui

Che la Forza sia con voi  

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.